Vesuvius Film Festival: a “La Natura” del regista irlandese Kilian Seavers il premio Domus Aurea
Chiusura della VI edizione del Vesuvius Film Festival
Calato, lo scorso 13 dicembre, il sipario sulla VI^ Edizione del Vesuvius Film Festival, prestigioso concorso cinematografico nato da un’idea dell’architetto Giovanna D’Amodio e dedicato, quest’anno, al Maestro Federico Fellini omaggiato con una mostra fotografica a lui riservata. Alla serata di gala, nella storica cornice del Teatro Di Costanzo Mattioli a Pompei, hanno preso parte illustri personalità legate al territorio come Raffaele De Luca, alla guida dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e Carla Ciccarelli, a capo del Conservatorio di Musica di Napoli “San Pietro a Majella”, nella qualità di presidente onorario il primo e di madrina della manifestazione la seconda.
La dimensione internazionale della manifestazione
Ma, a sottolineare la dimensione internazionale della manifestazione cresciuta sotto l’egida del Parlamento Europeo ed il patrocinio morale del Ministero dell’Ambiente, della Regione Campania, Comuni di Pompei ed Ercolano, Fondazione Ente Ville Vesuviane, Corpo Consolare della Campania, Università Suor Orsola Benincasa, l’iscrizione di oltre 4000 opere, tra film, docufilm e cortometraggi provenienti da tutto il mondo, la cui selezione è stata curata da un comitato scientifico presieduto da Alessandro Polcini Tartaglia, produttore cinematografico e regista.
Premi e riconoscimenti della serata finale
Ed invero, se a salire sul podio è stato l’attore Massimiliano Gallo per il docufilm “Il Barocco napoletano”, numerosi sono stati i riconoscimenti speciali, suddivisi in 3 sezioni e tributati nel corso della serata conclusiva. In particolare, il premio International Movies è stato assegnato al cast, presente al completo, del film “Boock of Death” di Emily Letran, regista e Presidente del Los Angeles Tribune Film Festival” racconto, basato su storie vere dell’orrore dei rifugiati vietnamiti del Sud subito prima del 30 aprile 1975.
Tuttavia, a spiccare, in virtù dell’obiettivo precipuo perseguito da questo festival e che lo identifica come concorso “Plastic Free”, è stato il cortometraggio “La Natura” a cui è andato il premio “Domus Aurea” del regista irlandese Kilian Seavers, professionista del suono, che in passato ha lavorato per registi come Angelina Jolie in ‘Senza sangue’ e Joe Wright in ‘M. Il Figlio del Secolo’. Il connubio tra arte cinematografica e tutela ambientale attraverso cui la kermesse si propone come hub internazionale per il cinema impegnato sul tema globale dello sviluppo ecosostenibile, sembra essere perfettamente centrato da quest’opera interamente girata fra la Valle Roveto e Avezzano, dove l’autore vive con tutta la sua famiglia.
Cinema, ambiente e il premio “Domus Aurea”
Il corto, che racconta quattro storie inizialmente separate, che poi si intrecciano fra loro, vede tra i suoi protagonisti principali Ninetto Davoli, uno degli attori preferiti da Pier Paolo Pasolini. Ad ispirare Seavers, come da lui stesso dichiarato nel corso della sua intervista ai microfoni de L’ Identità “I sentieri tortuosi ricoperti di alberi e l’odore della terra bagnata della Riserva Naturale Zompo lo Schioppo, che è esteso ovunque nel mondo e che mi ricorda la mia terra, l’Irlanda”. Attraverso le immagini e i suoni che rimandano al ritmo lento della natura incontaminata di quei luoghi l’autore irlandese intende veicolare un messaggio di salvaguardia ambientale e recupero della storia, cultura ed umanità dei territori, che man mano sembrano scomparire cedendo il passo alla frenesia delle nuove tecnologie.
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