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Hot parade

di Redazione -


Sale: Sepolcri imbiancati. Oh, quante porcherie che stanno uscendo dal processo a Puff Daddy, grande elettore democratico. E’ l’America, bellezza. Siamo, in fondo noi. Anzi, no. Gli piacerebbe, a quelli là, dire che i loro problemi sono i nostri, i loro misfatti son di tutti e dunque di nessuno. Glieli lasciamo tutti a loro. Quelli delle pubbliche virtù, della coscienza sociale, dei più alti lai civili che si trastullano in vizi privati, in orge e violenze carnali, droga e tutto quello che sta emergendo dal processo alla gente che piace alla gente che piace. Quelli che fanno la morale agli altri ma fanno peggio per dirla semplice. Altro che party bianchi, Diddy: tu e i tuoi siete sepolcri imbiancati.

Stabile: Statue di sale. Ci sarà rimasto di stucco, anzi di sale. Oh, povero Thiago. L’enfant prodige della panchina, l’uomo che doveva rendere grande la Juve e il calcio italiano si è ritrovato, oltre a essere esonerato, anche spettatore del trionfo del suo (ex) Bologna che ha alzato la Coppa Italia dopo cinquant’anni senza trofei. Com’è cattivo il pallone, come si dimentica subito. Come gode a buttarti a terra dopo averti innalzato. Sic transit gloria mundi.

Scende: Date al Fisco ciò che è del Fisco. Non la fanno buona manco a (vicario di) Cristo. Il Fisco americano è una macchina infernale che non si ferma davanti a niente. Il primo Papa yankee s’è trovato l’Irc a fargli i conti in tasca: busca 360mila dollari l’anno, 135mila li deve pagare a loro. E chissenefrega se ormai è un monarca straniero. Rinunci alla cittadinanza Usa, restituisca la carta verde. Date al Fisco ciò che è del Fisco.


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