Esteri

Israele bombarda l’Iran e i negoziati sul nucleare, Trump umiliato da Netanyahu

Nell'attacco sono stati presi di mira anche lo Stato Maggiore e importanti scienziati nucleati iraniani

di Ernesto Ferrante -


Netanyahu ha inviato un messaggio chiaro all’alleato Trump e all’AIEA: “Tel Aviv fa quello che vuole, quando e come vuole”. Israele ha attaccato la capitale iraniana. Forti boati si sono uditi in tutta Teheran. L’aeronautica israeliana dello Stato ebraico ha sferrato due ondate di attacchi su sei diversi siti localizzati in cinque importanti città iraniane. Colpiti l’impianto nucleare di Natanz, a sud di Teheran, ma anche diverse postazioni militari situate nei dintorni della capitale. Oltre alla principale città del Paese sono finite sotto le bombe la città di Tabriz, nel nord ovest e sede di importanti raffinerie, quelle di Esfahan e Arak e Kermanshah. Sono almeno due gli scienziati iraniani del programma nucleare iraniano che sono rimasti uccisi. In base a quanto riporta l’agenzia iraniana Tasnim sono Mohammad Mehdi Tehranchi e Fereydoun Abbasi ad aver perso la vita. I media statali iraniani hanno annunciato anche l’uccisione del comandante del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, Hossein Salami.

L’aereo di Netanyahu si è alzato in volo per motivi di sicurezza

“Abbiamo appena portato a termine un colpo d’apertura molto riuscito e, con l’aiuto di Dio, otterremo moltissimi risultati”, ha affermato il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un video rilasciato dal suo ufficio. Accanto a Netanyahu, il ministro della Difesa Israel Katz e quello degli Affari strategici Ron Dermer.

L’aereo di Stato Wing of Zion si è alzato in volo durante le operazioni, come era accaduto durante i raid dell’Idf nell’ottobre scorso. Il velivolo viene usato dal primo ministro Benyamin Netanyahu e dal presidente Isaac Herzog. Ha sorvolato il Mediterraneo per oltre 40 minuti prima di spegnere apparentemente il transponder.

Smacco per Trump

La Casa Bianca ha fatto sapere che Donald Trump convocherà oggi una riunione del Consiglio di Sicurezza Nazionale. Il presidente degli Stati Uniti, che aveva pubblicamente esortato Israele a non effettuare raid poche ore prima che questi avessero luogo, parteciperà alla riunione alle 11 ora locale presso la Casa Bianca (le 17 in Italia). L’azione militare israeliana rischia di far saltare i già difficili negoziati sul nucleare.

“Stasera Israele ha intrapreso un’azione unilaterale contro l’Iran. Non siamo coinvolti in attacchi contro l’Iran e la nostra massima priorità è proteggere le forze americane nella regione”, ha chiarito in una nota il segretario di Stato Usa Marco Rubio.

“Israele ci ha comunicato di ritenere che questa azione fosse necessaria per la sua autodifesa. Il presidente Trump e l’Amministrazione hanno adottato tutte le misure necessarie per proteggere le nostre forze e rimanere in stretto contatto con i nostri partner regionali. Voglio essere chiaro: l’Iran non dovrebbe prendere di mira gli interessi o il personale statunitense”, ha proseguito il capo della diplomazia americana. Trump a Fox news ha precisato di essere stato avvisato in anticipo da Israele.

Il deragliamento dei negoziati

Com’era prevedibile, l’Iran ha ha reso noto che non parteciperà al sesto round di negoziati diretti con gli Usa in programma domenica a Muscat, in Oman. Lo riporta la televisione di Stato iraniana. “Chiunque pensi che l’attacco non sia stato coordinato con gli Stati Uniti è un idiota totale”, ha osservato un funzionario iraniano.

L’ornamentale AIEA

“L’Agenzia internazionale per l’Energia Atomica sta monitorando attentamente la situazione profondamente preoccupante in Iran. L’agenzia può confermare che il sito di Natanz è tra gli obiettivi”, ha scritto su X il capo dell’Aiea Rafael Grossi. “L’agenzia è in contatto con le autorità iraniane e i nostri ispettori e stanno monitorando i livelli delle radiazioni”, ha proseguito Grossi.

L’Iran risponderà a Israele

Inevitabile la rappresaglia iraniana. Nella Repubblica islamica parla già di una dichiarazione di guerra ufficiale. “La risposta è un diritto legale e legittimo dell’Iran e le forze armate iraniane difenderanno il Paese con tutta la loro potenza e a modo loro”, ha sottolineato il ministero degli Esteri iraniano in un comunicato, sottolineando che quella di Israele è stata “una chiara aggressione all’integrità territoriale e alla sovranità nazionale dell’Iran: Israele ha violato la Carta delle Nazioni Unite”.

“Con questo crimine, il regime sionista si è preparato un destino amaro e doloroso, e senza dubbio lo subirà”. Così la Guida Suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, in un messaggio reso noto dall’agenzia di stampa Mehr. “Negli attacchi nemici, diversi comandanti e scienziati sono stati martirizzati. I loro successori e colleghi riprenderanno immediatamente i loro compiti, se Dio vuole”, ha avvertito Khamenei. Cento droni sono stati lanciati dall’Iran verso Israele.

I governi di Australia e Nuova Zelanda hanno condannato gli attacchi israeliani. Il Ministro degli Esteri australiano Penny Wong si è detto “allarmato dall’escalation” tra Israele e Iran, che, a suo dire, rischia di destabilizzare ulteriormente una regione già instabile. Per il premier neozelandese Christopher Luxon, i bombardamenti sono “una grande preoccupazione” per il suo governo e “potenzialmente catastrofici” per il Medio Oriente. “Il rischio di errori di valutazione è elevato”, ha concluso.

L’Arabia Saudita ha condannato come una “aggressione palese” quella israeliana. In una nota ufficiale del ministero degli Esteri di Riad si legge che “il regno dell’Arabia Saudita esprime la sua ferma condanna e denuncia le palesi aggressioni israeliane contro la fraterna Repubblica islamica dell’Iran, che minano la sua sovranità e sicurezza e costituiscono una chiara violazione delle leggi e delle norme internazionali”.


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