Economia

Trump annuncia l’accordo con la Cina: “Poi c’è l’India”

L'Ue sarà l'ultima: ma non è solo una questione di lentezza

di Giovanni Vasso -

In this April 1, 2019, photo, tugboats move a container ship at a port in Qingdao in eastern China's Shandong Province. Data released Friday, April 12, 2019, shows that China's exports rebounded from a contraction in March and sales to the United States grew strongly despite President Donald Trump's tariff hikes.(Chinatopix via AP) [CopyrightNotice: Chinatopix]


Donald Trump annuncia l’accordo sui dazi con la Cina. E la prossima intesa, spiega il tycoon, sarà con l’India. Proprio come da copione, l’Ue resterà per ultima anche se la Casa Bianca, a Bruxelles, ha teso una mano. Le parole del presidente americano sono arrivate ieri durante un evento tenutosi proprio a Washington e finalizzato a promozionare un disegno di legge sulla spesa pubblica americana.

Come mai prima la Cina?

Lo scontro con il Dragone avrebbe dovuto essere epocale e sancire una lotta commerciale senza esclusione di colpi tra le due sponde dell’Oceano Pacifico. Ma è successo che, a differenza degli altri, Pechino (senza sbattere i pugni sul tavolo) abbia fatto valere i fatti. Ha le terre rare, l’America ne ha bisogno altrimenti si ferma. Il risultato è stato quello di rendere più accomodante Trump facendogli capire che un accordo andava nella direzione migliore per tutti. Perché, oltre alle terre rare, ci sono anche altre dinamiche, dal debito pubblico fino alla produzione e alle delocalizzazioni, su cui la Cina può fare affidamento come avamposti strategici.

E adesso tocca all’India

Che ha un alto, altissimo, valore strategico per tutti. Per la vicenda della via del Cotone da opporre a quella della Seta. Chissà con quali risultati, lo dirà il tempo. Ma, soprattutto, perché l’India è il mercato emergente più importante del mondo. Se l’Africa si sta svegliando dal torpore, l’India, anzi Bharat, l’ha già fatto da tempo e con Narendra Modi cerca un ruolo internazionale importante con l’ambizione di porsi a contrappeso della Cina.

Quando toccherà all’Europa?

Dipende dalle proposte, dipenderà agli equilibri che si troveranno in seno al Consiglio europeo. Dipenderà dalle cordate, che si fanno e disfanno a seconda degli interessi particolari. L’Ue è l’ultima preoccupazione, allo stato attuale, dell’America. Eppure il Vecchio Continente ha ceduto su tutta la linea. Che, poi, è quella delle importazioni di materie prime energetiche e, soprattutto, degli investimenti nella difesa militare. L’accordo, Trump, per ora l’ha trovato con la Cina. Poi lo cercherà con l’India. Bruxelles può aspettare.


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