Attualità

Lista Zaia, Salvini alle costole di Meloni: E’ valore aggiunto

Alla premier Meloni il compito di disinnescare questa "mina" nel vertice di coalizione previsto dopo Ferragosto

di Angelo Vitale -


Matteo Salvini torna a ribadire con forza il sostegno alla cosiddetta “lista Zaia” in Veneto, definendola un “valore aggiunto” e sottolineando che non va dispersa l’eccellente amministrazione garantita da Luca Zaia (impossibilitato ad un nuovo mandato, ndr). Il vicepremier vuole proporre la lista agli alleati di centrodestra, a partire da Giorgia Meloni e Antonio Tajani, come parte integrante della coalizione per le prossime elezioni regionali.

La lista Zaia, mina al tavolo del centrodestra per le Regionali

La Lega, ha spiegato Salvini, è molto forte in Veneto con 11mila iscritti, oltre 160 sindaci e 158 disponibilità di candidatura, tanto da poter creare persino tre liste.

La posizione del leader leghista si fa più chiara e determinata, senza le oscillazioni alternate ad aperture delle scorse settimane. Salvini insiste sulla necessità che il Veneto resti governato dalla Lega e che la lista Zaia sia un elemento unico e distintivo della coalizione, utile a convogliare voti anche al di fuori del centrodestra tradizionale.

La sua prudenza, finora, nella considerazione delle tensioni con Fratelli d’Italia. Ora, più nettezza.

Quindici anni di governo in Veneto

La lista Zaia, voluta dall’attuale governatore Luca Zaia, nasce come espressione della sua forte personalità politica e del radicamento territoriale che Zaia ha costruito in Veneto nel corso di quindici anni di governo.

Non una trovata estemporanea o di protagonismo, ma l’espressione di una realtà consolidata che rappresenta un valore identitario per molti elettori, anche al di fuori degli schieramenti tradizionali.

Un segnale forte di continuità e di attenzione verso quei cittadini che sostengono Zaia come amministratore serio e capace di unire e governare pragmaticamente il Veneto. La ricerca di intercettare un consenso trasversale, anche fuori dall’elettorato tradizionale del centrodestra.

Centrodestra in stallo per la scelta dei candidati

Lo stallo su Veneto, nel quadro di una indefinizione complessiva delle scelte dei candidati da parte del centrodestra. In Campania si riaffaccia la possibile candidatura di Matteo Piantedosi. Il centrodestra ha deciso di rivedersi per un nuovo vertice nei prossimi giorni (previsto dopo la pausa estiva nel calendario) proprio per cercare di sbloccare tutte le candidature e trovare un accordo che consenta di chiudere la partita regionale non solo in Veneto ma anche negli altri territori strategici come Campania e Puglia.


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