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Milano-Cortina molti ritardi, la Corte dei conti: Fare presto

Il sollecito per una stretta operativa e il coordinamento più efficace tra Anas e Rfi

di Angelo Vitale -

Operai a lavoro per la costruzione degli studi televisioni internazionali per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026, in piazza del Duomo a Milano solo tre giorni fa


La Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei conti ha approvato la relazione sul Fondo opere infrastrutturali per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026: ancora molti ritardi, opere pronte soltanto con una stretta.

La Corte dei conti su Milano-Cortina: Fare presto

La relazione – 180 pagine – analizza l’impiego delle risorse per l’attuazione degli interventi stradali e ferroviari previsti per Milano-Cortina e la verifica del rispetto delle tempistiche entro la data di inizio dei giochi, per evitare ritardi.

Sul fronte finanziario, il Piano complessivo è stato aggiornato, nel 2022, a causa del trend inflattivo post-pandemico e dell’aumento dei costi delle materie prime e dei prezzi.

Nonostante una solida pianificazione – si legge nell’analisi – già nel primo semestre del 2023 molte opere erano ancora alle fasi iniziali e poche in cantiere, a causa, tra l’altro, di complessità progettuali.

La situazione ha reso necessario, all’inizio del 2024, riorganizzare con legge il sistema della governance e, a settembre 2025, le risultanze sono apparse eterogenee per tipologia di opere.

Molti ritardi

Tra i 111 interventi in Lombardia, Veneto, Trentino e Alto Adige, 98 a completa copertura finanziaria da concludere entro il 2025 e solo 3 i lavori stradali, ancora a copertura parziale, che potranno essere realizzati.

Perciò la Corte ha sollecitato un puntuale aggiornamento dei cronoprogrammi da parte della società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026, il coordinamento interistituzionale tra i soggetti attuatori (Anas e Rfi) e un’efficiente programmazione finanziaria, di pari passo con l’avanzamento fisico dei lavori.

La Corte ha, inoltre, raccomandato coperture assicurative e misure di sicurezza, fino alla riconsegna, per le opere essenziali e indifferibili in gestione temporanea prima del completamento, una puntuale manutenzione degli impianti sportivi e un loro utilizzo sostenibile. Ciò, anche attraverso la revisione del piano economico-finanziario e forme di partenariato, per ridurre la spesa per gli enti pubblici futuri proprietari e, dunque, per la fiscalità generale.

Il tempo corre

Il tempo corre. La Corte conclude con un monito: “Solo attraverso disciplina nell’uso dei fondi, coordinamento operativo e controllo costante si potrà assicurare che le infrastrutture essenziali – strade, ferrovie e impianti sportivi – siano pronte per l’appuntamento di Milano-Cortina 2026, consegnando al Paese un’eredità durevole e virtuosa”.


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