Garlasco, i nuovi sviluppi e l’ipotesi che la procura abbia il movente di Andrea Sempio
Il possibile movente di Andrea Sempio è diventato uno degli elementi centrali sul tavolo della Procura di Pavia. I giudici si preparano a ricevere entro il 5 dicembre la perizia genetica sul Dna trovato sotto le unghie di Chiara Poggi. Una scadenza attesa che potrebbe incidere in modo decisivo sul nuovo filone d’indagine, in cui Dna, ricostruzioni tecniche e vecchi elementi mai del tutto chiariti vengono riesaminati a quasi 18 anni dal delitto di Garlasco.
La perizia genetica: un tassello chiave nel quadro accusatorio
La biologa forense Denise Albani sta ultimando la relazione sul profilo genetico rinvenuto sulle unghie della vittima. Secondo le anticipazioni basate su analisi biostatistiche, potrebbe essere compatibile con l’aplotipo Y della linea maschile della famiglia Sempio. Questo elemento, combinato ad altri indizi, è parte del mosaico con cui i pm intendono costruire una richiesta di rinvio a giudizio. Nel pacchetto investigativo rientrano anche l’impronta 33 del palmo della mano, lo scontrino del parcheggio di Vigevano, alcune telefonate alla casa Poggi e la nuova ricostruzione della scena del crimine. In questo contesto, fonti vicine all’accusa riportano che sarebbe stato identificato anche un possibile movente di Andrea Sempio. Dettaglio che resta coperto da riserbo ma che rappresenterebbe uno degli assi portanti dell’indagine.
Le foto emerse dopo 18 anni e lo scontrino del parcheggio
Nei giorni scorsi sono state pubblicate sul web otto fotografie inedite, scattate il 13 agosto 2007. Ritraggono Sempio nei pressi della villetta di via Pascoli, sia dentro un’auto sia in strada insieme al padre. Le immagini, recuperate da un hard disk originariamente considerato danneggiato, sono state acquisite dai carabinieri del Nucleo investigativo. Secondo gli inquirenti potrebbero servire soprattutto a chiarire chi partecipò ai rilievi dell’epoca, più che a modificare il quadro probatorio. La difesa insiste che tali foto confermerebbero la versione dei movimenti di Sempio, già verbalizzata all’epoca. L’attenzione rimane concentrata anche sullo scontrino del parcheggio di Vigevano, che per gli investigatori potrebbe essere un falso alibi.
Gli avvocati di Sempio, Angela Taccia e Liborio Cataliotti, ritengono invece che la ricostruzione dei fatti dimostri la piena veridicità dei suoi spostamenti. Cataliotti auspica persino il rinvenimento di immagini o riprese che mostrino il tragitto percorso dal giovane la mattina del 13 agosto, fino al momento in cui avrebbe pagato e ottenuto il ticket del parcheggio.
Verso il deposito della perizia e un eventuale movente di Andrea Sempio
Per la difesa, l’assenza di un reale movente di Andrea Sempio e la fragilità degli elementi raccolti renderebbero inconsistente qualsiasi ipotesi accusatoria. Con la consegna della perizia di Albani, la Procura valuterà se formalizzare una richiesta di rinvio a giudizio. La difesa, invece, si prepara a contestare ogni punto dell’impianto investigativo, dal Dna alle ricostruzioni temporali. A quasi due decenni dal delitto di Garlasco, il caso resta uno dei più controversi della cronaca italiana. Le prossime settimane chiariranno se gli investigatori riusciranno davvero a dimostrare l’esistenza di un movente di Andrea Sempio o se l’indagine sarà destinata a riaprirsi ancora una volta al dubbio.
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