Politica

Alemanno: “Una follia uscire dalla Via della Seta, ne pagheranno il prezzo le nostre imprese”

di Martina Melli -


L’Italia esce dalla Via della Seta con una nota consegnata a Pechino i giorni scorsi. Gianni Alemanno, segretario del Movimento Indipendenza, ha così commentato la notizia: “Abbiamo appreso che il governo italiano, in gran segreto è senza nessun dibattito parlamentare, ha portato a compimento la sua intenzione di uscire dalla Via della Seta, stracciando il memorandum sottoscritto quattro anni fa con la Cina.

È una follia il cui conto sarà pagato dalle piccole e medie imprese italiane, che non avranno più nessuna copertura politica per la loro attività con la Cina e verso la Cina. Soprattutto, non si capisce il vantaggio per l’Italia di questa scelta: il memorandum della Belt and Road Initiative (BRI) non era impegnativo su nessun punto ma apriva progetti molto promettenti per il nostro commercio internazionale, per la nostra logistica e i nostri investimenti in Africa.

È un regalo che facciamo alle grandi multinazionali, che non hanno certo bisogno della Via della Seta per far crescere i loro commerci internazionali, ed è l’ennesima chiusura all’interno dei confini dell’Occidente che il Governo italiano sta facendo, rifiutando di sviluppare i rapporti con la grande realtà dei Brics che rappresenta tre quarti del pianeta”, così ha dichiarato Gianni Alemanno,


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