Esteri

BIDEN-BIBI SCINTILLE

di Ernesto Ferrante -


Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rispedito al mittente l’appello del presidente americano Joe Biden a ritirare la riforma della giustizia.
“Israele è un Paese indipendente e non cederà alle pressioni esterne”, ha risposto a muso duro Netanyahu a Biden, che si è detto “molto preoccupato” per quanto sta accadendo, aggiungendo che gli alleati di Tel Aviv “non possono continuare in questo modo”.
L’attrito tra i due leader, ha comportato già un primo cambio di programma: “Bibi” non andrà alla Casa Bianca “a breve termine”. A confermarlo è stato lo stesso “dem” statunitense.
“Si spera che il primo ministro agisca in modo da cercare di elaborare un vero compromesso, ma resta da vedere”, ha affermato il presidente Usa. “Conosco il presidente Biden da oltre 40 anni e apprezzo il suo impegno di lunga data nei confronti di Israele. L’alleanza tra Israele e gli Stati Uniti è forte e supera sempre le divergenze di opinione che appaiono tra noi di volta in volta”, ha replicato Benjamin Netanyahu.
Dopo aver respinto “pressioni esterne, comprese quelle dei nostri migliori amici”, il premier israeliano ha precisato che il governo da lui guidato “è impegnato a rafforzare la democrazia ripristinando il giusto equilibrio tra le tre autorità”, che si sforza “di raggiungere con un ampio consenso”.
Poi una rassicurazione a chi temeva la rottura di un legame di lunga durata: “Israele e gli Stati Uniti hanno avuto occasionali differenze ma vi assicuro che l’alleanza tra la più grande democrazie ed una forte, orgogliosa ed indipendente democrazia nel cuore del Medio Oriente è inamovibile, nulla può cambiarla”.
E’ quanto ha detto il capo dell’esecutivo di centrodestra che guida Israele nel corso del suo intervento ieri al Secondo Summit virtuale sulla democrazia che ha visto la partecipazione di oltre 100 leader internazionali.
“Abbiamo lavorato con Usa per raggiungere gli storici accordi di Abramo e fare la pace con quattro stati arabi e ora stiamo lavorando insieme per espandere oltre questi accordi”, ha proseguito il leader del Likud.
“Netanyahu sta educatamente sorridendo a Biden, ma sa che molto presto ci sarà un presidente repubblicano”. Così fonti del Likud affermano che il primo ministro non è preoccupato per le critiche che gli sono arrivate dal presidente americano per il suo cavallo di battaglia politico.
“Fortunatamente per noi Biden è così debole” hanno aggiunto, secondo quanto riporta Times of Israel.
“I democratici non vinceranno, sono finiti negli Stati Uniti – hanno rincarato la dose le fonti – quelli che capiscono la politica Usa lo sanno e grazie a Dio Netanyahu capisce l’America, al contrario di quanto pensi il leader dell’opposizione Lapid”.
Infine, l’esponente del partito di destra ha espresso la convinzione che l’amministrazione Biden sostenga le proteste anti-governative: “tutti sanno che gli americani ci sono dentro fino al collo”.
Dura la reazione di Itamar Ben Gvir, ministro della Sicurezza Nazionale: “Noi apprezziamo il regime democratico, ma è precisamente per questa ragione che hanno bisogno di capire che Israele è un Paese indipendente, e non un’altra stella sulla bandiera degli Stati Uniti”.

“Deve essere chiaro a tutto il mondo: qui le persone hanno votato ed hanno il loro desideri”, ha concluso l’esponente di estrema destra.

Torna alle notizie in home