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Chiara Petrolini, dal 15 settembre una perizia: capiva cosa faceva?

Il perno del dibattimento, dal prossimo settembre, sarà la sua capacità di intendere e volere

Chiara Petrolini

Chiara Petrolini, parte il processo a suo carico davanti alla Corte d’Assise di Parma, presieduta dal giudice Alessandro Conti. Petrolini, 22enne di Vignale di Traversetolo in provincia di Parma, è accusata di duplice omicidio premeditato e soppressione di cadavere per aver ucciso e sepolto i suoi due figli neonati nel giardino della villetta di famiglia, tra il 2023 e il 2024. Attualmente si trova agli arresti domiciliari. Oggi, trasferita dai carabinieri in tribunale da casa sua, è arrivata un’ora prima di tutti gli altri.

La prima udienza per Chiara

Durante la prima udienza la difesa ha chiesto e ottenuto una perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e volere di Chiara Petrolini all’epoca dei fatti, nonché la sua eventuale pericolosità sociale. La difesa ha evidenziato che lo psichiatra che ha seguito la ragazza “fin da subito ha parlato di disturbo della personalità con stato dissociativo”. La Procura non si è opposta alla richiesta, pur sottolineando che non ci sono elementi nella storia o nella cartella clinica della ragazza che facciano sospettare una patologia psichiatrica. Tuttavia, esistono già due consulenze di parte (accusa e difesa) con esiti opposti: per l’accusa Chiara sarebbe stata pienamente capace, mentre per la difesa sarebbe stata incapace di intendere e volere. Sarà questo il perno del dibattimento: era cosciente dei suoi comportamenti, spinti perfino ad andare in vacanza negli Usa dopo i fatti?

Il rinvio a settembre per la perizia

Il conferimento dell’incarico ai periti per la valutazione psichiatrica di Chiarta non avverrà subito. Si svolgerà il 15 settembre, quando saranno ascoltati anche i primi testimoni. Nel frattempo, il dibattimento ha avuto seguito con la difesa che ha espresso parere contrario rispetto alle riprese audiovisive del processo. L’udienza si è quindi concentrata sulle questioni preliminari e sulle prove da acquisire, senza ancora entrare nel merito delle testimonianze che verranno acquisite.