Editoriale

Ci mancava solo Macron pugile

di Adolfo Spezzaferro -


La violenza genera violenza e il cattivo esempio è inesorabilmente sempre più seguito del buon esempio. In questo contesto, dove anche a casa nostra vediamo continuamente prof aggrediti in classe o bravate come quella dello studente che ha mimato la pistola puntata contro la premier Giorgia Meloni in Senato, ci mancava solo Emmanuel Macron pugile. Il presidente francese è in crisi di consensi, e lo sappiamo. Ultimamente però ha imboccato una strada davvero pericolosa, per tutti. Pur di non cadere al tappeto – come lo avvertono i sondaggi in merito alle elezioni europee di giugno – Macron si fa ritrarre con espressione bestiale e feroce mentre colpisce il sacco con i guantoni. Foto virali, prese in giro in tutto il mondo, che però sono un segnale chiaro e forte: il capo dell’Eliseo è combattivo, pronto a lottare. Gli scatti in bianco e nero pubblicati sul profilo Instagram di Soazig de la Moissonnière, la fotografa ufficiale del presidente, continuano a scatenare polemiche in tutto il Paese, tra qualche commento positivo e tanti sfottò. Secondo la moglie, Brigitte Macron, il leader francese è un assiduo frequentatore del club di boxe: ci va “due volte a settimana”, disse a Paris Match il 16 novembre 2023. Macron era già apparso in tenuta da boxeur l’8 gennaio scorso, in un breve video pubblicato sul suo profilo X a 200 giorni dalla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. Per lo storico Eric Anceau, docente di storia contemporanea all’Université de Lorraine, quelle foto sono indice del “machismo neo-populista messo in scena oggi da alcuni leader, a cominciare da un maestro del genere, Vladimir Putin”. In Francia, le immagini in stile Toro scatenato di Macron seguono quelle dell’ex ministro della Salute ed ex portavoce del governo, Olivier Véran, che ha raccontato la sua nuova vita di deputato e di medico a Le Figaro, pure lui in palestra con i guantoni. “La boxe è abbastanza compatibile con l’esercizio della forza dello Stato” dice lapalissiano l’esperto in comunicazione politica, Philippe Moreau-Chevrolet. “E’ uno sport violento, ma con delle regole, come la politica. E’ anche l’immagine molto teatralizzata, come accade spesso con Macron, dell’eroe che batte la sofferenza”. Per Moreau-Chevrolet, il presidente è “un tecnocrate che tenta lo stile populista, cercando di rispondere a Putin sul suo terreno”. Ma soprattutto Macron tenta di prendere a pugni la destra di Marine Le Pen che sta avanzando inesorabile nei sondaggi. L’importante è che non parli mai più di schierare soldati francesi in Ucraina. Non scherziamo.


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