Crosetto depone una corona di fiori in memoria dei caduti delle missioni
Il messaggio di Mattarella: "L'Italia continuerà a contribuire alle missioni". Meloni: "Non dimenticheremo mai il loro sacrificio"
Ventidue anni fa la strage di Nassiriya, oggi, in occasione della Giornata del Ricordo dei caduti delle missioni internazionali, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha deposto una corona di fiori all’Altare della Patria. Per ricordare il sacrificio di quei carabinieri e, con loro, per tributare un omaggio alla memoria di tutti i caduti, militari e civili, che hanno perduto la vita durante le missioni internazionali di pace. Crosetto ha inoltre partecipato alla Santa messa, in memoria e suffragio dei caduti, che è stata officiata dall’ordinario militare Gian Franco Saba. Presenti, in prima fila, il Capo dello Stato Maggiore della Difesa il generale Luciano Portolano, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana e il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè e il Ministro della Difesa Guido Crosetto
La strage di Nassiriya, la memoria dei caduti nelle missioni
Puntuale, dal Quirinale, è giunto il messaggio del Capo dello Stato. Il Presidente Sergio Mattarella non ha voluto far mancare la sua voce e ha affermato. “Nella Giornata del Ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, la Repubblica rinnova il suo commosso pensiero a quanti hanno sacrificato la vita al servizio dell’Italia e della comunità internazionale. Testimoniando con coraggio e dedizione il valore della solidarietà e dell’impegno per la pace tra i popoli. Dalle vittime in Congo nel 1961 a Nassiriya e sino ai conflitti più recenti, hanno operato per la Patria e per la causa della solidarietà internazionale, portando aiuto e speranza a popolazioni oppresse da guerre, povertà e ingiustizie”.
Un impegno che continua
Il Capo dello Stato ha inoltre analizzato la situazione attuale e al suo messaggio in memoria dei caduti delle missioni ha ribadito il rinnovato impegno dell’Italia sugli scenari internazionali. “Oggi il mondo è attraversato da nuove e dolorose ferite. Dall’area del Sahel al conflitto che coinvolge tutta l’area mediorientale, alla guerra che da oltre tre anni insanguina il suolo ucraino, continuano a cadere vittime civili innocenti.” Queste tragedie, alimentate da odio e contrapposizioni, rischiano di allargarsi, di rinfocolare conflitti sopiti e di travolgere intere regioni, generando instabilità, forme di neocolonialismo e nuovi pericoli per la sicurezza internazionale. L’Italia, fedele alla propria tradizione di dialogo e di cooperazione, continuerà a contribuire con determinazione alle missioni internazionali mettendo a disposizione, nelle aree di crisi, il proprio personale militare e civile”. E infine ha concluso: “Un impegno che riflette i valori sanciti dalla nostra Costituzione e il profondo senso di umanità che anima la nostra comunità nazionale. I militari e i civili impegnati oggi nelle zone di conflitto sanno di poter contare sul sostegno e sull’affetto degli italiani. A loro, e alla memoria di quanti hanno donato la vita per il bene comune, va la riconoscenza della Repubblica”.
Il messaggio della premier Meloni
La presidente del consiglio Giorgia Meloni non ha voluto far mancare il suo messaggio in occasione dell’anniversario della strage e della Giornata per il Ricordo dei caduti nelle missioni internazionali. E lo ha affidato ai social: “Oggi, 12 novembre, ricorre la Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace. Ventidue anni fa, a Nassiriya, un camion pieno di esplosivo forzò il posto di blocco all’ingresso della base Maestrale, sede della MSU italiana dei Carabinieri, provocando la morte di 28 persone, tra cui 19 nostri connazionali tra civili, militari e carabinieri”. La premier ha proseguito: “In occasione di questa giornata, voglio ringraziare ancora una volta tutti coloro che operano nelle missioni internazionali di pace, mettendo a rischio la propria incolumità a difesa dei nostri valori e della sicurezza di tutti noi. Proprio come quei servitori dello Stato che a Nassiriya hanno dato la vita per l’Italia e per compiere fino alla fine il loro dovere. Figli della nostra Patria che sono partiti con coraggio, portando con sé valori di pace, onore e servizio. A tutti loro e alle loro famiglie va, ancora oggi e per sempre, il nostro pensiero commosso e grato. Non dimenticheremo mai il loro sacrificio”.
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