Attualità

Dazi Ue su grano russo e bielorusso, non su quello turco: a Bari 26mila tonnellate pronte allo sbarco

di Angelo Vitale -


Come finora ricorrentemente, un’Europa a due o più velocità: grano italiano al palo, dazi Ue su grano russo e bielorusso, nessun intervento finora su quello turco che insidia il nostro Paese. Confeuro giudica positivamente “la recente scelta dei ministri dell’Unione Europea di aumentare i dazi a livello europeo sulle importazioni di prodotti agricoli dalla Russia e dalla Bielorussia, a partire dal primo luglio”: sulla misura al via dal primo luglio si erano già espressi positivamente Coldiretti e Filiera Italia-. “Una decisione politica di buonsenso – dice il presidente Confeuro Andrea Tiso – , al fine di fronteggiare la crisi di redditività del settore cerealicolo, dovuto appunto all’arrivo di grano extra europeo, che sta facendo crollare i prezzi di mercato e pone seri dubbi sulla tutela della sicurezza alimentare e la qualità dei cibi. Una realtà preoccupante e pericolosa, che deve essere contrastata con ancora maggior coraggio dalle istituzioni competenti”. 

Confeuro propone di “estendere i dazi anche sul grano proveniente dalla Turchia, una vera e propria minaccia per la salute pubblica e per l’economia agricola italiana e continentale. Ma non solo controlli e sanzioni. Reputiamo che il nostro Paese, sopratutto per quanto riguarda il grano duro – dove è in atto una forte speculazione da parte di Turchia e Russia – abbia il dovere di promuovere una procedura di autonomia dalle importazioni, puntando subito a implementare la produzione cerealicola, anche attraverso la cabina di regia del ministero competente così da garantire ai nostri produttori il giusto riconoscimento economico e, al contempo, una qualità della produzione certa e certificata”. 

Intanto, da giorni il grano turco – nel mirino delle associazioni il grano russo, bielorusso, ma anche canadese e quello kazako – è al centro della protesta dei produttori pugliesi. Dopo il simulato arrembaggio nel porto di Bari alla nave maltese Alma (a bordo- questa la denuncia – 26mila tonnellate di grano turco pronto ad essere sbarcato), sono scattati i controlli della Cabina di Regia dei controlli dell’agroalimentare del Masaf, con campionamenti e conseguenti analisi di laboratorio annuncisti dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

Una battaglia che non ha tregua. “In Puglia, in 10 anni, le importazioni di prodotti agricoli e agroalimentari sono aumentate del 74%” denuncia Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.

Ora, l’esito delle analisi dirà “se sarà ritenuto utile ai fini alimentari o declassato a mangime zootecnico o destinato ad altri usi”.


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