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Cronaca

Famiglia nel bosco, figli allontanati: furia Salvini

Il vicepremier: "Nel campo rom di Giugliano non ci vanno gli assistenti sociali?"

di Pietro Pertosa -


Il vicepremier Matteo Salvini annuncia che seguirà personalmente la vicenda legata alla “famiglia nel bosco” al centro di una querelle giudiziaria per l’affidamento dei figli. Il ministro dei Trasporti, e leader della Lega, ha spiegato sui social di aver deciso di volerci veder chiaro e ha invitato i suoi followers sui social a sottoscrivere la petizione online in loro favore. Intanto i tre figli della coppia angloaustraliana che vive in una cascina senza acqua corrente né riscaldamenti a Palmoli, in provincia di Chieti, sono stati allontanati dai genitori per decisione dei giudici.

Famiglia nel bosco, figli allontanati: interviene Salvini

Una bimba di otto anni, due gemelli di sei. In una casa immersa nel verde. Lontano dalla città, senza allacciamenti a elettricità, gas e acqua corrente. Senza scuola ma optando per l’istruzione domestica, col sostegno di un’insegnante. Uno stile di vita (davvero) alternativo. Che non ha convinto i giudici. I magistrati hanno disposto l’allontanamento dei tre bambini e la divisione della “famiglia nel bosco”. Le cui vicende stanno appassionando gli italiani. Ben 13mila hanno firmato la petizione a loro sostegno. Per chiedere ai giudici di soprassedere. La magistratura è andata avanti per la sua strada. Adesso il Tribunale per i minorenni de L’Aquila ha disposto il collocamento dei minori in una comunità educativa per un periodo di osservazione. La madre sarà con loro.

Il vicepremier scende in campo

Salvini è una furia. Sui social invita a sottoscrivere ancora la petizione e prende, decisamente, le parti della famiglia nel bosco. “Mi ripropongo, non da ministro ma da genitore, da padre e da italiano, di seguire direttamente la vicenda di questa famiglia”, ha scritto. Quindi ha aggiunto: “Trovo vergognoso che lo Stato si occupi delle scelte di vita personali di due genitori che hanno trovato nell’Italia un Paese ospitale e che invece gli toglie i bambini”. Quindi l’attacco a pallettoni: “Sono stato nel campo rom di Giugliano alle porte di Napoli la settimana scorsa, con centinaia di bimbi in età scolare e non a scuola, sporchi, senza insegnanti, senza luce gas e acqua e con genitori che in molti casi campano rubando. Lì dove sono gli assistenti sociali? Dov’è la procura, il tribunale dei minori, lo Stato?”.


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