Attualità

Garlasco, dopo 18 anni si ricostruisce la scena del delitto

L'obiettivo degli inquirenti è ricostruire, grazie alla nuova tecnologia che integra l'intelligenza artificiale e le immagini 3D, la scena del crimine

di Rita Cavallaro -


Garlasco – Un salto indietro di 18 anni sulla scena del delitto, ma senza il sangue e il corpo senza vita di Chiara Poggi. Sembra un déjà vu quello che è andato in scena ieri nella villetta di via Pascoli, dove i carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano, insieme agli analisti del Ris di Cagliari e del Racis di Roma, sono entrati con droni e scanner laser.

L’obiettivo è ricostruire, grazie alla nuova tecnologia che integra l’intelligenza artificiale e le immagini 3D, la scena del crimine del delitto di Garlasco, avvenuto il 13 agosto 2007. Dove, secondo la Procura di Pavia che accusa Andrea Sempio di concorso in omicidio, l’indagato avrebbe agito con altri complici. Non più dunque un assassino solitario, individuato con una sentenza definitiva in Alberto Stasi, ma più soggetti, con ruoli e responsabilità diversi, due dei quali quasi certamente uomini, visti i due aplotipi maschili sulle unghie di Chiara, tra cui quello riconducibile, secondo l’accusa, a Sempio.

Delitto di Garlasco, nuovi rilievi sul luogo del delitto di Chiara

Si tratta di rilievi cruciali, grazie ai quali gli investigatori ricostruiranno le traiettorie delle tracce ematiche causate dai colpi inferti a Chiara, tanto che buona parte dell’ispezione si è concentrata soprattutto nell’area del salotto dove la vittima è stata massacrata, prima di essere gettata sui gradini della cantina. Altri rilevamenti sono stati effettuati proprio dall’uscio del seminterrato, da dove per gli investigatori l’assassino si sarebbe sporto appoggiandosi sul muro e lasciando quell’impronta palmare 33, che ora è considerata compatibile in 15 minuzie con la mano destra di Sempio.


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