Cronaca

Garlasco, sotto i riflettori (e sui social) Fabrizio Corona e il papà delle Cappa

di Rita Cavallaro -


Delitto di Garlasco e nuove rivelazioni, tornano sotto i riflettori e sui social (video) Fabrizio Corona e il papà delle Cappa

Falsissimo? No, verissimo. E chiacchieratissimo. È finito nel polverone mediatico e social il singolare incontro tra l’ex re dei paparazzi, Fabrizio Corona, e l’avvocato Ermanno Cappa, padre delle gemelle Stefania e Paola, di nuovo sotto i riflettori dopo l’apertura della nuova inchiesta sul delitto di Garlasco, in cui è indagato per omicidio in concorso Andrea Sempio, non le cugine di Chiara Poggi. Eppure l’attenzione dell’opinione pubblica è caduta ancora una volta sulle gemelle, già autrici di quel fotomontaggio con la cugina, appeso al cancello della villetta di via Pascoli subito dopo il delitto, avvenuto il 13 agosto 2007. E a contribuire a questa rinnovata visibilità, non certo voluta dai Cappa, soprattutto Corona, che la scorsa settimana, nel suo podcast “Falsissimo”, ha lanciato accuse, senza però fornire alcun elemento a supporto della sua ipotesi, su Paola e Stefania, in merito a un presunto coinvolgimento nell’omicidio della cugina, in questa trama alternativa su cui lavora la Procura di Pavia, che ipotizza l’azione di Sempio e di complici ancora ignoti sulla scena del crimine. Un clima di illazioni che alimentano sospetti e che finora non ha provocato una reazione netta da parte della famiglia Cappa. Anzi l’avvocato Ermanno, raggiunto nei giorni scorsi dall’inviata del programma di Massimo Giletti Lo stato delle cose, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione, né ha ceduto alle pressanti domande della cronista. Eppure mercoledì sera è stato filmato da un passante mentre chiacchierava animatamente proprio con Corona, tornato alla ribalta delle cronache nel caso Garlasco, dopo il lungo periodo di carcere scontato per reati che vanno dall’estorsione alla corruzione di pubblico ufficiale, passando per l’evasione e finendo alla bancarotta fraudolenta. Il video dell’incontro è stato pubblicato in esclusiva sul sito del quotidiano La Repubblica e mostra l’avvocato Cappa e l’ex re dei paparazzi conversare in piazza Gae Aulenti, a Milano, una zona molto frequentata da turisti e giovanissimi. È lì che un passante riesce a riprendere alcuni minuti di quella chiacchierata, di cui non si riesce ad ascoltare il dialogo nella sua interezza, ma solo alcune frasi. Si sente Ermanno Cappa lamentarsi per la pressione mediatica sulla sua famiglia. “Mettono in piazza così alla caz… di cane”, dice. “Ma i giornalisti inventano anche delle caz… te, ma non dico lei! Ma dai…”. Corona replica: “Questo sì” e dà vita a un ragionamento indecifrabile dall’audio. Che provoca il commento dell’avvocato: “Ma sì, perché eccita la gente, l’immaginario collettivo!”. I due parlano ancora, poi mentre Cappa dice “son così mortificato a vedere…”, il video si interrompe. Insomma, non si capisce di cosa abbiano realmente discusso, ma dalle poche parole che emergono da quella conversazione si evince che l’avvocato è infastidito dalla situazione che si è creata attorno alle sue figlie. Che già all’epoca si spese per salvaguardare l’immagine delle gemelle, compromessa proprio quando si scoprì che la foto delle due sorridenti con Chiara era un fotomontaggio. Con le gemelle finite a tal punto sotto i riflettori che proprio Corona apparì a Garlasco con la sua mitica Bentley perché folgorato dalla visibilità mediatica delle Cappa. Il padre si è impegnato a tal punto per proteggere le sue figlie che avrebbe tentato perfino di mettere il bavaglio all’allora direttore di Libero, Vittorio Feltri, in prima linea per l’innocenza di Alberto Stasi, poi condannato a 16 anni di carcere. Intercettato il 3 ottobre 2007, dopo le lamentele di Paola per alcuni messaggi con sua sorella pubblicati dal giornale, avrebbe detto a sua figlia che si stava “muovendo” un senatore. L’11 ottobre, poi, il padre delle gemelle avrebbe riferito alla moglie: “Ho un incontro con alcuni deputati per attaccare Feltri e scoprire chi gli passa i documenti a favore di Stasi”. Una storia ormai dimenticata, fino a quando i sommozzatori non hanno dragato la roggia di Tromello e recuperato oggetti metallici ritenuti interessanti per gli investigatori, proprio sotto casa della nonna delle Cappa, dopo che il “supertestimone” Giani Bruscagin ha riportato un racconto che vedrebbe Stefania arrivare trafelata con un borsone alle 13 del giorno del delitto ed entrare nel portone. Poi un tonfo nell’acqua. Il clamore, inoltre, è alimentato da alcuni vocali che Paola ha mandato nei mesi scorsi all’ex manager dei vip, Francesco Chiesa Soprani. Tra cui uno in cui sostiene che gli inquirenti dell’epoca “avevano chiesto a mia sorella di aiutarli a incastrare Stasi. E quindi gli avevano chiesto di fare un incontro incrociato per capire cosa gli avrebbe detto Stasi”.


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