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Il boss dei Van Gogh consegna all’Italia un isolotto al largo di Dubai e 2 milioni in bitcoin

di Redazione -


Raffaele Imperiale, il boss dei Van Gogh, oggi collaboratore di giustizia, ha deciso di consegnare alle autorità italiane un isolotto degli Emirati Arabi e restituire pure 2 milioni di euro in bitcoin. Il narcotrafficante, conosciuto come il boss dei Van Gogh per essere stato in possesso di due tele del pittore olandese, ha deciso di consegnare al governo italiano un’isola di sua proprietà a Dubai. È quanto emerge dall’udienza del processo in corso dinanzi al gip Maria Luisa Miranda a carico del 47enne catturato nell’agosto di due anni fa al termine di una lunga latitanza negli Emirati Arabi e oggi collaboratore di giustizia. Nell’ambito della sua collaborazione, Imperiale ha scritto una lettera in inglese tradotta in aula dal pm Maurizio De Marco.

Nel “tesoro” che Imperiale ha deciso di consegnare alle autorità italiane, 2 milioni di euro in bitcoin, ma anche un isolotto di sua proprietà a Dubai. Negli anni scorsi, lo stesso Raffaele Imperiale – all’epoca già latitante a Dubai – fece ritrovare nella sua abitazione di Castellammare di Stabia i n provincia di Napoli, le due tele di Van Gogh rubate nel museo di Amsterdam e che lui aveva acquistato sul mercato nero delle opere d’arte.

Insieme a Raffaele Imperiale sono imputati una ventina tra i suoi più stretti collaboratori, come Bruno Carbone, suo socio in affari, Corrado Genovese, il contabile del gruppo, e Daniele Ursini, responsabile della logistica. Nel corso dell’udienza di questa mattina, il gup Miranda ha rigettato un’eccezione sollevata dalle difese che chiedevano di attendere il pronunciamento delle Sezioni Unite sull’utilizzabilità delle intercettazioni delle chat decodificate dalle autorità francesi e finite nel fascicolo della Dda di Napoli.


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