Attualità

IL PICCHIO – Indagine sul taser

di Giuseppe Tiani -


Olbia e Genova, fatalità di avvenimenti drammatici ma si condannano i carabinieri aprioristicamente per eventi che nessuno auspica. La giustizia dei social e talk show e più immediata di quella dei tribunali. Il Taser prima richiesto per limitare l’uso della forza della polizia, poi all’occorrenza un profluvio di accuse e condanne.

Il taser e i carabinieri nel mirino

Siamo all’ostracismo ateniese, ma non c’è più il coccio su cui s’iscriveva il nome del condannato ma i like, basta scrivere di poliziotti e carabinieri e i tribuni della plebe aristocratica e democratica, si ereggono a giudici e boia.  Non governano ma arringano, scimmiottano Catone il Censore, pronti a sentenziare “civis iste delendus est” contro il malcapitato carabiniere di turno, reo di aver svolto il suo dovere con gli strumenti di cui è dotato. Così il cerchio si chiude, il cittadino qualunque gioca ai Cesari, le associazioni e i garanti ai tribunali, la giustizia quando si tratta di lavoratori in uniforme, per molti va in esilio, come Cicerone dopo Clodio. Preferisco la giustizia dei nostri tribunali eretta sulle ceneri del diritto romano, con il suo equilibrio e la sua saggezza, diversamente dai rozzi e manipolati tribunali social.


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