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L’Antitrust stanga Atac: rimborso milionario agli abbonati

Tre milioni agli utenti Metrebus. Come funzionano i ristori

di Pietro Pertosa -


L’Antitrust stanga Atac. L’autorità garante per la concorrenza e il mercato ha imposto all’azienda dei trasporti della Capitale di restituire agli utenti qualcosa come tre milioni di euro. I rimborsi sono stati decisi a seguito della chiusura del procedimento avviato a febbraio scorso dall’authority nei confronti della società. E la ragione sta nella qualità dei servizi e nei solenni e frequenti ritardi subiti dagli utenti. Senza che a questi fossero riconosciuti ristori per alleviare i danni arrecati. Il procedimento era partito sulle annualità 2021-23.

L’Antitrust impone all’Atac di rimborsare gli abbonati

I rimborsi saranno concessi a tutti gli utenti che hanno sottoscritto un abbonamento annuale valido per almeno un giorno nel 2024. Ognuno di loro otterrà cinque euro. Ne verranno aggiunti altri cinque a favore dei consumatori che abbiano sottoscritto l’abbonamento per un’altra annualità tra 2021 e 2023. I rimborsi saranno garantiti, e refusi, attraverso l’app. La società ha difatti annunciato di aver implementato un nuovo sistema che garantirà agli abbonamenti Metrebus 0,50 euro, per ogni corsa in ritardo e che verrà erogato sotto forma di credito su un borsellino elettronico, presente nell’app di ATAC, e potrà essere utilizzato per l’acquisto di titoli di viaggio, personali o per terzi.

Gli impegni dell’Atac

Per rispondere ai rilievi Antitrust, l’Atac ha deciso di investire 2,6 milioni per assumere nuovi operatori e a formare parte di quelli già in pianta organica da destinare ai presidi delle stazioni della metropolitana in qualità di agenti di stazione. C’è, poi, l’impegno a potenziare i canali di informazione dedicati all’utenza, incrementando la visibilità di servizi già a disposizione dei clienti sul sito ufficiale della società, come la funzione di calcolo del percorso o di prenotazione degli impianti di traslazione per persone a mobilità ridotta. Infine, la società adotterà un programma di compliance per monitorare e prevenire condotte lesive dei diritti dei consumatori.


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