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L’Italia per Gaza: la nave Vulcano con un ospedale, i carabinieri per mediare con Hamas in Libano

di Angelo Vitale -


L’Italia per Gaza, al via gli aiuti del nostro Paese per intervenire nel conflitto israelo-palestinese. “Oggi partirà la nave Vulcano attrezzata con un ospedale che vogliamo mandare vicino le zone di guerra. Vogliamo dare segnali concreti di vicinanza al popolo palestinese”. Lo ha annunciato il ministro della Difesa Guido Crosetto in una conferenza stampa nella sede dello Stato maggiore della Difesa. “Sono 170 le persone a bordo, di cui 30 della Marina formati per l’emergenza sanitaria ai quali si aggiungeranno altrettanti di altre forze armate che saranno potati con un aereo – spiega – Oltre all’ospedale imbarcato, alle sale operatorie, alle attrezzature diagnostiche, saranno portati medicinali e soccorsi”.

“Lo Stato maggiore della Difesa md sta coordinando l’invio di un ospedale campo su terra che è nostra intenzione portare direttamente sul terreno di Gaza, vicino a dove c’è l’esigenza reale – aggiunge -. Questa fa parte di una serie di iniziative condivise con altri Ppaesi europei, Nato e arabi, dicendo che sia le porte della nave che quelle del futuro ospedale sono aperte al contributo di tutti. Mi aspetto molte risposte da altri paesi a sostegno della nostra nave e dell’ospedale campo; vorrei scoppiasse gara tra tutti i paesi per fornire aiuto”. La nave Vulcano – è stato spiegato – arriverà a Cipro e da lì nella zona più vicina a Gaza per poter imbarcare i feriti, curarli e riportarli successivamente a terra.

Ma l’Italia per Gaza e per un intervento nel conflitto non si fermerebbe agli aiuti umanitari. Da Crosetto anche un accenno – non precisato e genericamente attribuito agli Usa – all’eventuale utilizzo dei nostri carabinieri per un intervento di dialogo e mediazione con le milizie palestinesi di Hamas. “Sono tempi difficili ma in Libano, la più potente nazione del mondo ora che ha bisogno di parlare coi palestinesi e trovare un interlocutore ha chiesto aiuto all’Italia, ai carabinieri che hanno formato in questi anni i palestinesi. Un ruolo fondamentale riconosciuto al nostro Paese attraverso il lavoro di persone che nessuno di voi conosce e neanche io conosco che in questi anni hanno lavorato servendo lo Stato. Questa è l’Arma dei carabinieri”.

Nell’area, finora, i carabinieri hanno svolto anche funzioni di polizia militare. Attualmente, nell’ambito MIADIT (Missioni Addestrative Italiane) svolgono funzioni di “polizia di rafforzamento”, quelle utili a formare e ricostituire le capacità tipiche delle forze di polizia e delle istituzioni locali, attraverso strutturate attività di addestramento e consulenza.

In proposito, rientrati già in Italia, tornati a metà del mese scorso a Pisa a bordo di un C130 dell’Aeronautica militare, i 28 carabinieri della Miadit numero 16 comandata dal colonnello Giuliano Polito, fino al giorno prima a Gerico, in unità training coordinate dal tenente colonnello Emanuele Barbieri.


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