Maria Rosa: sette mesi, lanciata dal balcone
Si chiamava Maria Rosa e aveva 7 mesi: a Misterbianco, in provincia di Catania, è morta dopo essere stata lanciata dal balcone di casa dalla madre. Secondo le prime ricostruzioni, la piccola è caduta nel vuoto ed è finita sulla strada sottostante. Alcuni passanti hanno provato immediatamente a prestarle i primi soccorsi, ma nonostante l’arrivo tempestivo del personale sanitario del 118, la neonata è deceduta a causa delle gravi lesioni riportate nell’impatto.
Una tragedia, si dirà. La madre di Maria Rosa, una donna di 40 anni, avrebbe da tempo problemi psicologici oltre alla depressione post partum e, secondo le testimonianze raccolte sul posto e diffuse dai media locali, era seguita da un amministratore di sostegno nominato dal Tribunale di Catania, dopo aver pure minacciato di suicidarsi. E’ stata fermata dai carabinieri che l’hanno portata in caserma per essere interrogata, mentre il marito – la coppia ha anche un primo figlio di 7 anni – è stato anch’egli soccorso per un malore che lo ha colpito quando si è accorto di quanto era accaduto.
“Non lasciamole sole”, era l’auspicio di un convegno organizzato circa 20 anni fa su un fenomeno che troppo spesso viene trascurato dall’ambito familiare che vive la gioia di una nascita o finisce per essere racchiuso nell’approccio tentato da specialisti, quando lo star male è almeno riconosciuto da chi lo prova. Per anni si è discusso della necessità di istituire reti di sostegno per le donne che vivono questa depressione, a partire dal valore dei consultori pubblici. Un amaro paradosso della maternità, sempre vista come fattore protettivo e invece anche possibile laboratorio di pulsioni negative, quando non direttamente omicidiarie.
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