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Economia

Meloni esulta: “Oggi il Sud è locomotiva del Paese”

I numeri della premier: "La Zes ha generato affari per 27 miliardi di euro"

di Giovanni Vasso -

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Giorgia Meloni rivendica di aver trasformato, col suo governo, il Sud nella “locomotiva” della nazione. In un messaggio che la premier ha inviato al Forum organizzato a Napoli da Il Mattino, l’orgoglio della presidente del consiglio che spiega le ragioni alla base di quello che, per lei, rappresenta un successo importantissimo dell’azione dell’esecutivo che guida ormai da tre anni. Il Sud, per Meloni, ha abbandonato il sistema della clientela per lanciarsi lungo la strada della crescita.

Giorgia Meloni e il Sud locomotiva

La premier ha spiegato, nel suo messaggio, che “quando tre anni fa ci siamo insediati alla guida della Nazione abbiamo fatto una scelta di campo”. Quale? Meloni la mette nero su bianco: “Credere e investire nel protagonismo e nell’orgoglio del Sud, dando alle sue imprese e ai suoi lavoratori la concreta possibilità di misurarsi ad armi pari con il resto d’Italia. Abbiamo detto basta alle disastrose politiche assistenzialiste che avevamo ereditato dal passato e abbiamo promosso una nuova visione fondata sugli investimenti, sulla formazione del capitale umano, sull’innovazione e sul merito”. Una scelta che ha portato il Mezzogiorno a centrare un rilancio importante: “Abbiamo osato e immaginato strumenti innovativi come la Zes unica che ha generato un giro d’affari complessivo di quasi 27 miliardi di euro e ha rilanciato l’attrattività di questi territori sui mercati dei capitali e degli investitori”.

Si riparte dalla Zes, per tutti

Il modello della Zona economica speciale, evidentemente, ha funzionato al punto da indurre il governo Meloni a trasferire lo schema utilizzato per il Sud ad altre parti del Paese. “Si tratta di un istituto efficace, nel quale crediamo molto, e che abbiamo voluto estendere ad altri territori della nazione, segnatamente le Marche e l’Umbria”. La presidente del consiglio ha aggiunto: “Per rafforzare questo strumento e andare incontro alle esigenze delle imprese abbiamo scelto di confermare il credito di imposta con questa manovra, stanziando oltre 2,3 miliardi di euro nel 2026, assicurando la continuità della misura nell’arco di un triennio”.

Gli altri impegni per il Mezzogiorno

Meloni ha quindi spiegato: “Abbiamo riorganizzato il fondo di sviluppo e coesione che è destinato per l’80% alle regioni nel Mezzogiorno. Abbiamo costruito uno strumento altrettanto efficace, ovvero gli Accordi di coesione, accordi che finanziano progetti strategici e prevedono meccanismi precisi per superare possibili inadempienze con poteri sostitutivi”. Ma non basta: “In un anno sono stati sottoscritti con le Regioni e le Province autonome tutti gli accordi di coesione, strumenti che hanno attivato oltre 45 miliardi di euro di investimenti. Siamo passati così – ha rivendicato Meloni sul Sud – dai programmi vuoti del passato a interventi puntuali e strutturali per le imprese, le infrastrutture e i servizi per i cittadini”.


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