Esteri

Mondiali 2026, dopo i divieti di Trump Mehdi Taremi e i suoi compagni senza i tifosi iraniani al seguito?

di Dave Hill Cirio -

Mehdi Taremi


Con i recenti divieti di viaggio imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump a 12 Paesi, nascono in Iran preoccupazioni su cosa accadrà in occasione dei Mondiali del 2026 previsti negli Stati Uniti, in Canada e in Messico. L’Iran è già qualificato per il torneo, ma il Paese figura nell’elenco delle nazioni a cui è vietato l’ingresso negli Stati Uniti e si teme che la sua partecipazione possa essere messa a repentaglio dalla decisione di Trump. Il portale di notizie Shia-News ha definito l’ordine di Trump “semplicemente folle” e ha invitato la Fifa, l’organo di governo del calcio, a intervenire il più rapidamente possibile per evitare un fiasco sportivo. “I Mondiali sono un evento sportivo globale e non un luogo per dirimere divergenze politiche”, ha affermato il portale.

La Federcalcio iraniana non intende per ora commentare la questione prima del sorteggio ufficiale dei gironi dei Mondiali anche perché le partite dell’Iran potrebbero svolgersi in Canada o in Messico e ogni polemica sarebbe destinata a sgonfiarsi. Anche se il divieto non riguarda la nazionale (in essa gioca il calciatore nerazzurro Medhi Taremi del quale pure non si conoscono al momento eventuali reazioni, ndr), l’ingresso dei numerosi dirigenti della federazione, giornalisti sportivi e tifosi iraniani è incerto, ha scritto Shia-News.

Iran e Stati Uniti non intrattengono relazioni diplomatiche da oltre 45 anni e sono considerati acerrimi nemici politici. Tuttavia, quasi due milioni di iraniani vivono negli Stati Uniti e i loro familiari hanno sempre potuto far loro visita, nonostante le differenze politiche e le complesse procedure per i visti. Ricongiungimenti familiari che sono ora bloccati dall’attuale divieto d’ingresso. Trump ha annunciato i divieti mercoledì, affermando che “deve agire per proteggere la sicurezza nazionale e gli interessi nazionali degli Stati Uniti e del suo popolo”.


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