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“Non si può più vendere un quadro del ’62, più giovane di me?”

di Vittorio Sgarbi -

VITTORIO SGARBI SOTTOSEGRETARIO


VITTORIO SGARBI

 

 

Il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi chiama a raccolta esperti italiani e stranieri per discutere della «Circolazione delle opere d’arte: modelli europei» in un convegno in programma nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura domani giovedì 20 aprile.
«Anche grazie ai mercanti abbiamo in Italia una quantità straordinaria di collezionisti d’arte antica e moderna» – spiega Sgarbi- «Se sono d’arte moderna vengono premiati, mentre quelli d’arte antica sono trattati come tombaroli. Mi chiedo: è opportuno notificare opere che abbiano meno di 100 anni?»
Sgarbi ricorda un episodio emblematico: «Da Sotheby’s a Milano un dipinto di Schifano, dotato di una scheda perfetta e proprietà dell’illustre studioso Masolino d’Amico, è stato venduto a un milione di euro a un collezionista americano. Poco dopo un funzionario della Soprintendenza lo ha notificato con una scheda copiata dal catalogo, annullando la vendita. Non si può più vendere un quadro del ’62, più giovane di me?»
«In Italia non c’è un mercato nero – aggiunge Sgarbi – c’è un mercato italiano che è piccolo, modesto rispetto al mercato internazionale. In Francia se un’opera interessa allo Stato, lo Stato la compra, non la tiene in ostaggio. Se non c’è un mercato un’opera non esiste, e chi la fa esistere deve essere premiato, non punito. E perché un’opera deve essere libera solo se vale meno di 13.500 euro? Chi ha detto che se costa più di 13.500 euro diventa importante per il patrimonio nazionale? Importante è invece che ci sia qualcuno che capisca quando una cosa è degna davvero di interesse e quando no».
Al convegno, modernato da Fabio Canessa, interverranno, tra gli altri: Stefania Bisaglia, Dirigente del Ministero della Cultura, esperta in circolazione delle opere d’arte; Caterina Bon Valsassina, storica dell’arte; Giuseppe Calabi, avvocato esperto in diritto dell’arte; Francesca Cappelletti, direttrice Galleria Borghese; Claudio Consolo, professore di Diritto processuale civile alla Sapienza; Alessandra Di Castro, antiquario; Gloria Gatti, avvocato esperta del patrimonio culturale; Peter Glidewell, esperto d’arte; Daniela Melchiorre, magistrato; Philippe Plantade, giurista francese; Francesco Salamone, avvocato specializzato nel diritto delle opere d’arte e docente universitario; Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze; Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte; Matteo Smolizza, direttore casa d’aste; Anna Somers Cock, storica dell’arte ed editrice; Antonio Tarasco, Capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero della Cultura; Pietro Valsecchi, collezionista e produttore cinematografico. Concluderà Vittorio Sgarbi.


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