Cronaca

Omicidio Laura Ziliani: ergastolo per le due figlie e per il genero

di Eleonora Ciaffoloni -


Sono stati condannati all’ergastolo i tre colpevoli dell’omicidio della vigilessa Laura Ziliani. Si tratta delle figlie Paola e Silvia Zani e del fidanzato della maggiore Mirto Milani. Il delitto avvenne nel maggio del 2021 quando Laura Ziliani fu prima stordita con benzodiazepine e poi soffocata. Il cadavere fu sepolto vicino al fiume Oglio nel paese dell’Alta Vallecamonica (provincia di Brescia). I tre confessarono l’omicidio e l’occultamento del cadavere in carcere mesi dopo l’arresto.

Dopo poco più di tre ore la Corte d’Assise di Brescia, presieduta da Roberto Spanò, ha pronunciato la sua sentenza: tre ergastoli e sei mesi di isolamento diurno, quanto aveva chiesto il pubblico ministero Caty Bressanelli per Silvia e Paola Zani e per Mirto Milani. Secondo la pm, infatti, non potevano essere fatte differenze sulle responsabilità dei tre componenti di quello che è stato ribattezzato “il trio criminale”.

Il reato del tentato omicidio è modificato a lesioni personali aggravate. Reato di occultamento di cadavere viene modificato in soppressione di cadavere. Le figlie sono state dichiarate indegne di succedere all’eredità di laura Ziliani, il risarcimento in sede civile, è stata stabilita una provvisionale immediatamente esecutiva di 100mila euro a favore di Marisa Cinelli (madre), di 200mila euro a favore di Luca, 50 mila euro a testa a favore Michele e Massimo fratelli di Laura.

I tre imputati hanno ammesso di avere somministrato alla Ziliani, il 16 aprile del 2021, una tisana con benzodiazepineSecondo l’accusa sarebbe stata sorta di prova generale dell’omicidio. I difensori hanno chiesto l’assoluzione dall’imputazione di tentato omicidio per questo episodio perché il fatto non sussiste, dal momento che le benzodiazepine non hanno, da sole, un effetto letale.


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