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Sciopero Cgil 12 dicembre, a Roma “salvi” i trasporti: Atac non aderisce

Regolare il funzionamento di bus, metro, tram e linee gestite dall'azienda

di Claudia Mari -


Oggi, 12 dicembre, a causa dello sciopero generale indetto dalla Cgil, si prospetta una giornata complessa in diversi settori. Tuttavia, una delle notizie più rilevanti per i cittadini riguarda il trasporto pubblico locale di Roma: Atac non parteciperà alla mobilitazione, garantendo per l’intera giornata il regolare funzionamento di bus, metro, tram e delle linee ferroviarie gestite dall’azienda.

Lo sciopero proclamato per il 12 dicembre non riguarda i servizi Atac che saranno attivi sull’intera rete” scrive l’azienda sul sito web.

La mancata adesione di Atac rappresenta un elemento decisivo per chi si sposta all’interno della Capitale. Il servizio è infatti assicurato senza modifiche o riduzioni, scongiurando il rischio di blocchi o forti limitazioni alla mobilità urbana. Le tre linee metropolitane sono operative secondo il normale orario, così come le linee di superficie e le ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Nord nelle tratte di competenza.

Diversa invece la situazione per i treni regionali e a lunga percorrenza che passano in città e Regione. Trenitalia ha confermato la propria adesione allo sciopero di 24 ore, rendendo necessario per pendolari e viaggiatori consultare l’elenco dei convogli garantiti, disponibile sul sito. Come previsto in questi casi, è attivo un contingente ridotto di corse essenziali che permetteranno gli spostamenti minimi indispensabili.

Lo sciopero coinvolge inoltre le scuole, università, uffici pubblici, vigili del fuoco e personale sanitario. Nelle strutture mediche sono comunque assicurati i servizi essenziali, come pronto soccorso, terapie intensive e urgenze non differibili. Nella scuola, invece, la presenza di docenti e personale non è garantita e molte lezioni potrebbero subire cancellazioni o riduzioni.

La mobilitazione è stata indetta per protestare contro diversi punti della manovra economica, dal rischio di innalzamento dell’età pensionabile al tema della precarietà, passando per le richieste di maggiori investimenti in sanità e istruzione e per una riforma fiscale considerata più equa.


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