Italia

Mario Draghi conquista la platea del Meeting di Rimini e tra applausi infiniti e standing ovation legge il suo intervento profondamente ottimista: “L’Italia saprà rialzarsi. Sono certo che chiunque verrà eletto saprà rappresentare lo spirito repubblicano che ha animato dall’inizio il nostro esecutivo”.

Ora Di Maio teme per la poltrona. La carriera politica dell’ex enfant prodige del Movimento 5 Stelle rischia di arenarsi davanti alla prossima consultazione elettorale. Superiori al previsto, infatti, le difficoltà che sta incontrando il ministro degli Esteri ad ottenere un collegio sicuro.

Il maltempo mette in ginocchio le regioni settentrionali. Due morti e diciotto feriti in Toscana, è stato di emergenza. Un Paese diviso esattamente a metà...

Una campagna elettorale contrassegnata in questi giorni dalla battaglia tra Enrico Letta e Matteo Renzi. Il segretario del Pd, sempre più all’angolo e quasi ossessionato dalla figura del leader di Italia Viva, prova a difendere Crisanti dagli attacchi che provengono da più parti per la candidatura del microbiologo ma finisce per scivolare sui morti per Covid: “Con Salvini e Meloni al governo avremmo avuto migliaia di morti in più”. E subito l’ex rottamatore gli risponde: “La differenza? Lui con Conte e Speranza, io con Draghi e Figliuolo”.

L’ex presidente del Consiglio rilancia l’idea del sindaco d’Italia mentre la Meloni continua a sponsorizzare il modello francese.

“Il Pd è il partito degli amici da proteggere”. Non utilizza giri di parole Dario Stefano, presidente della Commissione Politiche Ue. “Ho preso atto - ribadisce - che il mio partito ha perso di vista la propria missione”.

Quasi pronte le liste dem, in campo l’uomo dei tagli, mogli e mariti, segretari dei potenti. Speranza e Furfaro paracadutati in Toscana.

Porte chiuse al terzo polo . Da Rotondi a Mastella i veri centristi ex Dc ritornano a destra.

La storica proposta del centrodestra di far votare agli italiani il capo dello Stato è un’occasione unica per dare stabilità al Paese.

Alla fine arriva l’accordo (obbligato) tra il leader di Italia Viva Matteo Renzi e il leader di Azione Carlo Calenda: i due danno vita al terzo polo con una lista unitaria. I due ex Pd puntano al centro e vengono coccolati dai sondaggisti.