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Esteri

Ucraina, pressioni dagli Usa per ritiro dal Donbass, Zelensky: “Serve referendum”

“Qualsiasi compromesso sulle terre deve essere deciso tramite una consultazione pubblica”, ha ribadito il presidente ucraino

di Flavia Romani -


Ucraina – Mentre la Russia starebbe avanzando “a ritmo sostenuto” nel Donbass, gli Stati Uniti avrebbero intensificato le pressioni su Kiev affinché valuti un ritiro strategico da alcune aree, come il Donbass. Opzione che però il presidente Volodymyr Zelensky lega indissolubilmente alla volontà popolare. “Qualsiasi compromesso sulle terre ucraine deve essere deciso tramite una consultazione pubblica”, ha ribadito.

Nel frattempo le diplomazie europee sono al lavoro su più fronti. Sabato è previsto a Parigi un incontro tra funzionari di Ucraina, Stati Uniti, Francia, Germania e Regno Unito, mentre lunedì Berlino potrebbe ospitare un vertice più ampio con i leader dell’Unione europea. Non è esclusa la presenza del presidente americano Donald Trump. Intanto l’Ue ha attivato la procedura scritta per il blocco degli asset russi, che richiede il voto a maggioranza qualificata: contrari Slovacchia e Ungheria. Il segretario generale della Nato ha ribadito il rischio di un allargamento del conflitto: “Se cade Kiev, il prossimo obiettivo potremmo essere noi”.

Sul fronte diplomatico, Trump ha dichiarato che Washington è pronta ad assistere Kiev nel caso emergano condizioni favorevoli per un accordo di sicurezza capace di porre fine alla guerra. “Sabato c’è un incontro: ci saremo se ci saranno buone possibilità di chiudere”, ha affermato, ricordando che gli Stati Uniti “non sono direttamente coinvolti nella guerra, se non nelle trattative”. Il presidente americano ha inoltre sostenuto che in Ucraina esisterebbe “un ampio consenso verso un accordo con la Russia, a eccezione del presidente Zelensky”.

Ucraina, non solo Donbass, Zelensky torna sulle elezioni

Il presidente ucraino ha parlato anche del tema delle elezioni, attualmente sospese per via della legge marziale. “L’Ucraina non ha paura della democrazia”, ha detto Zelensky, “ma per votare serve sicurezza. Se si volesse procedere ora, sarebbe necessario un cessate il fuoco almeno durante il periodo elettorale”. Per il presidente, gli Stati Uniti dovrebbero dialogare direttamente con la Russia per favorire questa condizione minima. “Vediamo cosa accadrà”, ha concluso.


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