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Un weekend in visita alle case dei piemontesi illustri

di Redazione -


Sono undici  le dimore piemontesi che parteciperanno alla terza edizione delle Giornate nazionali delle Case dei personaggi illustri. Si terranno in tutta Italia nel fine settimana del 6 e 7 aprile a cura dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, quest’anno sono dedicate al tema “Memorie in viaggio“. Due giorni in cui le case museo di tutta Italia apriranno le porte per consentire al pubblico di scoprire le case dei Grandi che sono nati o hanno vissuto nel nostro Paese.

In Italia sono quasi 130 le case museo che apriranno le porte: tra queste, in Piemonte, anche il Museo Alfieriano/Casa natale di Vittorio Alfieri di Asti, la Fondazione Museo Francesco Borgogna a Vercelli e, nel vercellese, il Museo Civico Ferraris a Livorno Ferraris. A Torino e provincia, la Casa Museo Antonio Carena di Rivoli, il Museo Casa Don Bosco a Valdocco, il Museo Francesco Faà di Bruno e laCasa Museo Carol Rama (entrambi a Torino). A Cuneo il Museo Casa Galimberti e, in provincia Casa Cavassa e Casa Pellico a Saluzzo eil Museo Civico Luigi Mallé di Dronero.

L’iniziativa anche quest’anno ha ricevuto il patrocinio di Icom Italia e del Ministero della Cultura e hanno aderito numerose case dei personaggi illustri italiani, non solo quelle facenti parte dell’Associazione. È possibile prenotare le visite fino al 5 aprile, collegandosi al sito www.casedellamemoria.it, dove è presente l’elenco delle case partecipanti con le indicazioni per prenotarsi.

«Oltre a promuovere i due giorni di aperture congiunte – osserva Adriano Rigoli presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria – abbiamo invitato ogni casa a dedicare un itinerario, un approfondimento o un incontro al tema delle ‘Memorie in viaggio’. Sarà un’occasione, nell’anno del VII centenario della morte di Marco Polo, grande viaggiatore in Cina nel Medioevo e narratore della sua esperienza nel Milione scritto da Rustichello da Pisa, per focalizzare tutti insieme l’attenzione su un argomento di grande fascino che accumuna molti grandi del passato che, proprio per i loro ruoli, hanno spesso attraversato varie parti del mondo».

«Molte case proporranno anche visite guidate e/o strumenti di accoglienza – aggiunge Marco Capaccioli vicepresidente dell’Associazione – secondo una formula che ha riscosso già lo scorso anno, dove sperimentata, grande successo. La terza edizione delle Giornate ha la partecipazione di quasi 130 case, distribuite in 17 regioni. Un patrimonio importante che, con tenacia, la nostra Associazione mette in evidenza per offrire nuove occasioni al turista del terzo millennio, sempre in cerca di nuove emozioni, lontane dai grandi circuiti. I visitatori della nostra rete, come è stato osservato, non sono gli stessi che frequentano le pinacoteche: chi visita le Case della Memoria si sente un ospite chiamato a “riabitare”, perché è come se si trovasse a casa propria. È dunque importante, anche da parte delle istituzioni, porre attenzione a questo patrimonio, fatto da ambienti di vita di “quotidiana”, che conservano intatto il fascino di chi li ha abitati e con un valore aggiunto: la partecipazione attiva». (il Torinese.it)

Nella foto il Museo Casa don Bosco di Torino


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