Valeria Sollai è la seconda vittima dell’intossicazione da botulino
Valeria Sollai, cuoca alla scuola primaria “Monumento ai caduti di Monserrato”, è la seconda vittima deceduta a Cagliari a causa dell’intossicazione da botulino. La donna di 62 anni è stata ricoverata dopo aver mangiato dei tacos contenenti salsa al guacamole durante la Festa Latina, in provincia di Cagliari. Valeria era in ospedale da luglio, nel reparto di rianimazione. La sessantaduenne era arrivata in gravissime condizioni senza mai riprendere conoscenza ed è morta nella notte tra il 18 e il 19 agosto. Il secondo decesso è avvenuto a distanza di due settimane dalla prima morte segnalata per intossicazione da botulino in Sardegna. Roberta Pitzalis morta l’otto agosto scorso, è la prima vittima accertata dopo aver mangiato anche lei alla Festa Latina di Monserrato (Cagliari) la salsa infetta al guacamole. La lista degli intossicati, e purtroppo dei morti si allunga. Anche un bambino di 11 anni (sempre di Cagliari) è tra i ricoverati. Presso l’ospedale Brotzu di Cagliari sarebbe stata individuata la causa del malore del bambino, anche in questo caso nella salsa di guacamole. Trasportato d’urgenza al Policlinico Gemelli di Roma, il ragazzino è attualmente ancora ricoverato, ma non si troverebbe in pericolo di vita; sarebbe vigile e i medici del Gemelli hanno parlato di segnali incoraggianti, anche se il percorso verso la guarigione richiederebbe ancora del tempo e lunghe cure mediche. Perquisita la sede piemontese dell’azienda Vincenti che avrebbe prodotto la salsa di guacamole incriminata. I carabinieri avrebbero trovato e sequestrato, per un totale di circa 25mila euro, prodotti non conservati adeguatamente. Nella stessa azienda però, non sarebbe stata trovata la salsa ritenuta responsabile dell’intossicazione da botulino: la “avocado pulp” del marchio Metro Chef che è stata ritirata in tutto il nostro Paese. Dopo le intossicazioni e le morti da botulino è partita la campagna “Estate tranquilla” che ha visto numerosi controlli da parte delle forze dell’ordine alle aziende di tutta Italia. Controlli a tappetto da parte dei Nas anche tra Sabaudia e Terracina (Latina). I carabinieri avrebbero sequestrato quasi cento chili di alimenti, con oltre 8mila euro di sanzioni amministrative alle aziende coinvolte. Tra i problemi maggiormente riscontrati: assenze di formazione Haccp – necessaria per chi manipola alimenti – e la conservazione di alimenti scaduti. Le sanzioni per questi reati ammontano tra i mille e i due mila euro. Indagini non solo sui prodotti alimentari e sulla loro conservazione, ma anche sul personale addetto e sulle attrezzature e sui luoghi di lavoro, molti dei quali sarebbero risultati senza i requisiti di pulizia giornaliera e di sicurezza. Tutti i prodotti scaduti o non idonei al consumo sono stati distrutti dai Nas, per impedirne la vendita. Anche in Calabria la situazione resterebbe critica. Sarebbero sette i ricoveri riconducibili al consumo di prodotti contaminati da botulino. A Cosenza, in queste ore, un diciassettenne sarebbe stato ricoverato in condizioni stabili, mentre quattro pazienti a Diamante si troverebbero in condizioni critiche, ricoverati nel reparto di terapia intensiva, altri tre invece in quello di Area medica. Forse la Campagna “Estate tranquilla” sarebbe dovuta partire in largo anticipo, in modo da prevenire intossicazioni e decessi, e non a tragedia avvenuta.
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