Esteri

Erutta il vulcano Ruang, paura in Indonesia

di Cristiana Flaminio -


Erutta il vulcano Ruang, sgomberate 11mila persone in Indonesia. Ma adesso si teme lo tsunami. Massima allerta sull’isola di Sulawesi, dove le autorità hanno deciso di chiudere l’aeroporto internazionale Sam Ratulang nella città di Manado, che si trova a più di cento chilometri di distanza dal vulcano Ruang. La decisione anche a causa delle grandi quantità di ceneri vulcaniche sprigionatesi dalle cinque eruzioni registrate dal Centro indonesiano per la vulcanologia che, iniziate martedì, si sono riversate nell’atmosfera. Per gli scienziati il livello di allarme è al massimo ed è stato innalzato al quarto e massimo livello. La grande paura, adesso, è che oltre alla colonna di fumo e ceneri, la cui altezza è stata stimata in circa due kilometri, si possa registrare un maremoto, uno tsunami, che potrebbe abbattersi, con conseguenze disastrose, sulle coste indonesiane. Un’ipotesi che sarebbe tutt’altro che peregrina dal momento che, già nel 1871, accadde che il vulcano Ruang collassò in mare dopo l’eruzione. Scatenando un autentico disastro. La cui portata, oggi, sarebbe davvero importante. “Almeno 11.615 residenti che si trovano nella zona a rischio devono evacuare in un luogo sicuro”, ha detto al quotidiano Kompas Abdul Muhari, capo del centro dati, comunicazioni e informazioni sui disastri dell’agenzia per i disastri. Nella notte si sarebbero registrate delle piccole scosse di terremoto mentre la lava avrebbe lambito alcuni villaggi. L’allerta, dunque, resta altissima.

Lo scalo aeroportuale resterà chiuso “fino a nuovo ordine”. In tutta l’Indonesia, dove vivono oltre 270 milioni di persone, ci sono almeno 120 vulcani attivi. Nel 2018, l’eruzione dell’Anak Krakatau ha causato uno tsunami lungo le coste di Sumatra e Giava dopo che si sono verificati crolli parziali del vulcano nell’oceano.


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