Turismo

Sappada: l’incanto delle Dolomiti tra cultura, sapori e tradizione

Sappada: paesaggi da cartolina, borghi antichi, tradizione e cultura gastronimica

di Gianluca Pascutti -


Adagiata tra i 1.200 e i 1.300 metri d’altitudine, Sappada – o Plodn, come la chiamano i suoi abitanti – si sviluppa lungo il primo tratto del fiume Piave, che nasce poco più a monte, ai piedi del maestoso Monte Peralba. La sua posizione, al confine tra Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Carinzia, ha favorito nel tempo un affascinante intreccio di culture che ancora oggi si riflette nell’architettura, nella gastronomia e nello spirito fiero della sua gente.

Un carnevale che racconta la storia

Tra le tradizioni più vivaci e sentite spicca il Carnevale di Sappada, una celebrazione unica nel suo genere, che si svolge nelle tre domeniche precedenti la Quaresima. Ogni giornata è dedicata a una diversa classe sociale della Sappada di un tempo: i contadini (Paurn), i poveri (Pettlar) e i signori (Hearn). Le maschere in legno intagliato, i campanacci e i costumi tradizionali sfilano per le borgate, dando vita a una rappresentazione ironica e affettuosa della vita quotidiana di un tempo. Un momento di festa che coinvolge l’intera comunità e affascina ogni anno centinaia di turisti.

Una terra di confine e di identità

Sappada affonda le sue radici nel Medioevo, quando piccoli gruppi di profughi tirolesi in fuga dalla Villgrattental si insediarono in questa valle per sfuggire alle oppressioni feudali. Dopo essere passata sotto il Patriarcato di Aquileia, Sappada fece parte per secoli della provincia di Udine, fino al 1852, quando fu assegnata a quella di Belluno. Tuttavia, il legame con il Friuli è sempre rimasto forte, tanto che nel 2017 i sappadini hanno scelto, tramite referendum, di tornare ufficialmente in Friuli-Venezia Giulia.

Meta perfetta tutto l’anno

Oggi, Sappada è una destinazione che incanta 365 giorni l’anno. D’estate, è il paradiso degli escursionisti e degli amanti dell’arrampicata, con percorsi di ogni livello immersi in scenari mozzafiato. In inverno, la località si trasforma in un elegante comprensorio sciistico, incorniciato dalle Dolomiti, che in ogni stagione regalano emozioni uniche.

Gusto e tradizione: un viaggio nei sapori

Passeggiando tra le borgate, ci si imbatte in vere e proprie botteghe del gusto, come la Plodar Kelder e la Bottega di Sappada, custodi delle tradizioni gastronomiche locali. Qui si possono scoprire salumi affumicati secondo antiche tecniche, formaggi di malga, marmellate artigianali, prodotti a base di funghi ed erbe spontanee, oltre a grappe e liquori preparati con ricette tramandate di generazione in generazione.

L’arte in cucina

Sappada è anche una piccola capitale della cucina d’autore. Tra le eccellenze spicca il ristorante Laite, guidato con passione dalla Chef Fabrizia Meroi e dalla figlia. In un’atmosfera intima e raffinata, ogni piatto è un viaggio tra sapori antichi e accostamenti sorprendenti, una vera esperienza gastronomica per palati esigenti.

Da non perdere anche il ristorante Mondschein, storico locale collocato in posizione panoramica, che propone un menù in perfetto equilibrio tra tradizione alpina e innovazione culinaria, sempre all’insegna della qualità e dell’ospitalità.


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