Esteri

Trump difende Netanyahu: “Processo da annullare, è una caccia alle streghe”

di Redazione -


L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è intervenuto con forza in difesa del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, chiedendo “l’annullamento immediato” del processo per corruzione che vede il leader israeliano imputato dal 2020. In un lungo post pubblicato sulla sua piattaforma Truth Social, Trump ha definito il procedimento una “caccia alle streghe” e ha elogiato Netanyahu per il suo ruolo durante la recente guerra tra Iran e Israele. “Una simile caccia alle streghe, per un uomo che ha dato così tanto, è per me inconcepibile. Merita molto di più, e lo stesso vale per lo Stato di Israele”, ha scritto l’ex presidente, che ha aggiunto: “Il processo a Bibi Netanyahu dovrebbe essere annullato immediatamente”. Trump ha anche parlato del conflitto tra Israele e Iran, durante il quale gli Stati Uniti avrebbero partecipato attivamente colpendo impianti nucleari iraniani prima di negoziare un cessate il fuoco. In quel contesto, ha lodato Netanyahu come “un guerriero come non se ne sono mai visti nella storia di Israele”, affermando che il primo ministro ha contribuito all’eliminazione “di una delle armi nucleari potenzialmente più potenti al mondo”.

Secondo Trump, nessun altro leader israeliano avrebbe potuto collaborare in modo più efficace con il presidente degli Stati Uniti

Il capo dell’amministrazione Usa ha così lasciato intendere la volontà di una nuova stagione di collaborazione della Casa Bianca con Netanyahu. “Gli Stati Uniti hanno salvato Israele nella guerra con l’Iran, e ora salveranno Bibi Netanyahu”, ha concluso l’ex presidente. Il primo ministro israeliano è sotto processo con le accuse di corruzione, frode e abuso di fiducia. Il procedimento, iniziato nel maggio 2020, è stato rallentato da numerosi rinvii, molti dei quali legati all’instabilità politica e alle guerre in corso, in particolare quella nella Striscia di Gaza. Dopo l’attacco del movimento islamista Hamas il 7 ottobre 2023, Netanyahu ha invocato le ostilità in corso per ottenere ulteriori rinvii. Benjamin Netanyahu è il primo capo di governo israeliano in carica a essere processato penalmente. L’inchiesta riguarda presunti favori a imprenditori e magnati dei media in cambio di copertura favorevole e regali costosi, in violazione delle norme sull’integrità pubblica. L’uscita di Trump arriva in un momento particolarmente delicato anche per lui: nel maggio 2024, è diventato il primo presidente eletto degli Stati Uniti a essere condannato penalmente, in relazione a un caso di pagamenti occulti a una pornostar, dal quale è stato esonerato dalla pena a gennaio, poco prima del suo ritorno sulla scena elettorale. Anche in quella occasione, Trump si era descritto come vittima di una “caccia alle streghe” orchestrata dai suoi nemici politici. L’appoggio incondizionato a Netanyahu sembra riflettere non solo una solidarietà personale, ma anche una visione comune della giustizia come strumento politico. Un parallelismo che, ancora una volta, riaccende le polemiche sul confine tra politica e magistratura, in Israele come negli Stati Uniti.


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