Politica

Mattarella ricorda Ustica: “Una strage che non va cancellata”

Il monito del Capo dello Stato e l'invito ai "Paesi amici" per trovare la verità

di Giovanni Vasso -


Oggi è il 45esimo anniversario della strage di Ustica e il capo dello Stato Sergio Mattarella, in una dichiarazione, ricorda i fatti, chiama al dovere della memoria e incita alla continua ricerca della verità sottolineando il bisogno di giustizia che si sente a proposito di una vicenda, oscura, dell’Italia ai tempi della Prima repubblica.

Le parole di Mattarella su Ustica

In una dichiarazione ufficiale, il Presidente della Repubblica ha rinnovato il dolore, suo e del Paese, per quella vicenda e ha dichiarato: “La strage di 45 anni or sono nel cielo di Ustica ha impresso nella storia della Repubblica un segno doloroso e profondo che non potrà mai essere cancellato. Tutti coloro che erano a bordo di quel DC9, partito da Bologna con destinazione Palermo, vi trovarono la morte. Ottantuno persone tra equipaggio e passeggeri: tanti i corpi che non fu possibile ritrovare”. Il giudizio di Mattarella è netto: “È stata una tragedia tra le più oscure e laceranti che hanno colpito il nostro Paese”.

Il dovere della memoria, il bisogno di giustizia

Il Capo dello Stato ha sottolineato: “La memoria rinnova anzitutto i sentimenti di solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime, costretti a uno strazio indicibile, indelebile, inspiegabile”. E quindi ha rilanciato il dovere di dare una risposta ai tanti, troppi, interrogativi che rimangono a proposito dei fatti avvenuti quarantacinque anni fa nei cieli di Ustica: “La Repubblica non abbandona la ricerca della verità e sollecita la collaborazione di tutti coloro che, anche tra i Paesi amici, possono aiutarci a rispondere al bisogno di giustizia, che non si dissolve negli anni perché è parte del tessuto stesso della democrazia”.


Torna alle notizie in home