Acutis e Frassati santi a settembre, Leone ha deciso
Beati da tempo, la loro canonizzazione era stata rinviata per l'improvvisa morte di papa Francesco
I due prossimi santi
Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati saranno canonizzati santi insieme il prossimo 7 settembre, la data è stata stabilita da papa Leone XIV durante il suo primo Concistoro ordinario pubblico, dopo che la canonizzazione era stata rinviata a causa della morte di papa Francesco.
Acutis e Frassati non ancora santi, cosa è successo
Inizialmente la canonizzazione di Acutis era prevista per il 27 aprile scorso durante il Giubileo degli adolescenti, mentre quella di Frassati era fissata per il 3 agosto in occasione del Giubileo dei Giovani. Entrambe poi sospese e riprogrammate per il 7 settembre, probabilmente in piazza San Pietro.
La canonizzazione di Carlo Acutis era stata sospesa a causa della morte di papa Francesco avvenuta il 21 aprile. La Santa Sede aveva comunicato ufficialmente che, in seguito alla scomparsa del pontefice, la celebrazione eucaristica e il rito della canonizzazione previsti per il 27 aprile erano stati rinviati a data da destinarsi. Questo perché, secondo la prassi della Chiesa cattolica, le canonizzazioni vengono sospese quando non c’è un papa in carica. Erano stati rinviati anche i processi di canonizzazione di altri beati come Giuseppe Gregorio Hernández Cisneros e Bartolo Longo, per i quali era già stato fissato un concistoro.
Chi era Acutis
Carlo Acutis, nato a Londra, morì a Monza il 12 ottobre 2006 all’età di 15 anni per una leucemia fulminante. Cresciuto a Milano, fin da piccolo aveva manifestato una profonda fede cattolica e una particolare devozione all’Eucaristia, partecipando quotidianamente alla Messa e al Rosario. Appassionato di informatica, creò siti web e mostre virtuali dedicate ai miracoli eucaristici, diventando “l’apostolo di Internet” e il “protettore di Internet e dei social network”. Una vita caratterizzata da un forte impegno spirituale e caritativo, aiutando i bisognosi e vivendo la malattia come offerta a Dio e alla Chiesa. Fu beatificato il 10 ottobre 2020 da papa Francesco nella Basilica di San Francesco ad Assisi, dove ora riposano anche i suoi resti mortali.
Chi era Frassati?
Pier Giorgio Frassati, giovane laico torinese, noto per il suo impegno sociale e caritativo verso i poveri e i malati, nato in una famiglia borghese di Torino, con un padre agnostico e una madre credente solo formalmente, maturò una fede profonda che divenne il fondamento della sua vita. Frequentò l’Istituto Sociale dei Padri Gesuiti e poi si iscrisse a ingegneria meccanica con indirizzo minerario, scegliendo di stare vicino ai minatori, considerati tra i più sfruttati. Non completò la laurea in vita, ma la ottenne postuma nel 2002. Aveva fondato una società giovanile chiamata “Tipi loschi” dedicata all’aiuto reciproco e all’assistenza agli ultimi. Morì prematuramente nel 1925 a 24 anni per poliomielite fulminante, probabilmente contratta durante il servizio volontario ai bisognosi. La sua santità venne riconosciuta dalla Chiesa cattolica con la beatificazione da parte di Papa Giovanni Paolo II nel 1990.
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