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Aurelio De Laurentis e la battaglia contro gli infortuni delle Nazionali

Aurelio De Laurentis chiedende regole nuove e maggiore equilibrio tra club e Nazionali.

di Marzio Amoroso -


Aurelio De Laurentis ha acceso un nuovo fronte di polemica nel calcio internazionale, denunciando con forza il sistema che obbliga i club a cedere i propri giocatori alle Nazionali senza alcuna tutela economica. Le sue parole, pronunciate dopo gli infortuni di Zambo Anguissa e Amir Rrahmani, hanno scatenato un dibattito che va oltre i confini di Napoli e che tocca l’intero panorama calcistico europeo.

I casi che hanno fatto esplodere la polemica

Il presidente del Napoli ha sottolineato come Anguissa, infortunatosi con il Camerun, resterà fuori fino al 2026, mentre Rrahmani è tornato “sfasciato” dal Kosovo. Due assenze pesanti che hanno messo in difficoltà la squadra e che hanno alimentato la rabbia del patron. «Io pago i miei giocatori e si infortunano lì ci devono risarcire», ha dichiarato con tono deciso.

La richiesta di risarcimenti e riforme

Secondo De Laurentis, il sistema attuale penalizza i club che investono milioni di euro in stipendi e cartellini. Le frasi sono state pronunciate con l’intento di evidenziare come le società vengano lasciate sole di fronte alle conseguenze delle convocazioni. È stato chiesto un indennizzo obbligatorio da parte delle federazioni e la possibilità di aprire una finestra straordinaria di mercato per sostituire i giocatori infortunati durante le soste.

Club e Nazionali: un conflitto irrisolto

Il contrasto tra interessi delle società e impegni delle Nazionali non è nuovo, ma De Laurentis ha rilanciato con forza la sua visione, ridurre il numero di partite, concentrare le gare internazionali in periodi definiti e dare più potere decisionale ai club. «I giocatori sono dipendenti delle società, chi paga gli stipendi deve decidere se mandarli in Nazionale o no», ha ribadito.

Aurelio De Laurentis come voce fuori dal coro

Aurelio De Laurentis è stato percepito come un presidente capace di sollevare questioni scomode. La sua denuncia non riguarda solo Napoli, ma l’intero sistema calcistico. Con le sue parole, è stata messa in luce una problematica che molti dirigenti condividono ma raramente esprimono con tanta chiarezza.

Un dibattito destinato a crescere

La polemica non si fermerà presto. Le frasi di De Laurentis hanno aperto un confronto che coinvolgerà FIFA, UEFA e le leghe nazionali. È stato posto un tema centrale: la tutela dei club e dei loro investimenti. La questione, sollevata con forza, rimarrà al centro del dibattito calcistico nei prossimi mesi.


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