Dossier Ai

Ai, il caso Q-Star: siamo già in un romanzo distopico?

di Giovanni Vasso -


Credevamo fosse una soap-opera, in realtà sembra un romanzo distopico, OpenAi aveva cacciato Sam Altman per colpa di un progetto super-segreto in grado di mettere a repentaglio il destino dell’umanità. L’agenzia Reuters ha sganciato la bomba citando alcune fonti riservate all’interno della fondazione che, per prima, ha rilasciato l’Ai funzionante di ChatGpt. Sembrerebbe, infatti, che il consiglio d’amministrazione avrebbe deciso di far fuori Artman a causa di Q-Star. C’è sempre una Q quando le cose si fanno misteriose. O, almeno, ambiscono a presentarsi tali.

Il progetto riguarderebbe un’intelligenza generale artificiale. Semplificando all’osso, un algoritmo così potente da essere già in grado, da solo, di risolvere problemi matematici. Per adesso si tratterebbe di semplici calcoli, al livello di scuole elementari, ma l’Ai generale o generativa potrebbe continuare a imparare, praticamente, da sola e diventare presto un autentico genio (digitale) della matematica. Il fatto è che ciò ha preoccupato alcuni dipendenti di OpenAi. Che avrebbero scritto una lettera al Cda ritenendo pericoloso rilasciare (e commercializzare…) la nuova Ai senza prima valutare quali conseguenze avrebbe potuto sulla realtà. Pertanto, accogliendo l’allarme dei whistleblowing, i membri del board hanno scelto di silurare Altman che, da parte sua, non avrebbe avuto la minima intenzione di fare un passo indietro né di prestarsi a ulteriori verifiche.

Se le cose stessero davvero in questo modo, tutto avrebbe un senso. OpenAi è pronta a immettere sul mercato una nuova Ai capace di sbaragliare la concorrenza e di riprendersi, qualora fosse mai stato davvero in discussione, il primato sulla tecnologia più innovativa degli ultimi anni. Potere, certo. Ma soprattutto denaro. Un fiume di denaro. Dalle dimensioni inenarrabili. Si capisce, allora, perché gli investitori abbiano fatto fuoco e fiamme per riportare Altman al suo posto di Ceo. Chi possiede Q-Star, anzi Q*, è come se avesse in mano la bomba atomica in un mondo che fa ancora la guerra con le Zweihander e gli archibugi. E quella bellica non è solo una metafora, dal momento che l’industria militare sta tentando di celebrare il “matrimonio” tra robotica e Ai. Reuters sottolinea di non aver potuto verificare le informazioni passatele in maniera indipendente. Ma già basta così. Credevamo di essere di fronte a una telenovela finanziaria, se tutto ciò fosse confermato, dagli spifferi dei whistleblowing ai pericoli (sono davvero reali?) di Q Star, siamo già dentro un romanzo distopico.


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