Attualità

E ora in Basilicata arranca il campo largo: 40 giorni al voto

di Angelo Vitale -


Campo largo sì o no? Ora in Basilicata cosa faranno Pd e Movimento 5 Stelle? Qualche tagliente analisi fatta nel riscontrare la sconfitta del campo largo in Abruzzo già sottolineava domenica sera come fosse stata una evidente dimostrazione di debolezza non arrivare ad una scelta unitaria sul candidato governatore prima del giorno della sfida tra Marco Marsilio e Luciano D’Amico.

Non era bastato, nei giorni precedenti al voto in Abruzzo, il giro di incontri romani tra Angelo Chiorazzo da una parte e prima Elly Schlein e poi Giuseppe Conte dall’altra. L’imprenditore del Terzo settore in campo con la lista Basilicata Casa Comune, mantiene duro. E avrebbe avanzato ai due, in alternativa, la proposta di un nome vicinissimo al suo ambiente, quello di Giampiero Maruggi, coordinatore del programma del movimento che sostiene l’imprenditore lucano in questa sfida. Un nome apparso subito non troppo solido, addirittura sospettato di essere stato fatto per essere messo da parte. Mentre comincjiavano a circolare le voci di un possibile accordo proposto sottobanco a Chiorazzo per cedere il passo ad una nuova scelta di Schlein e Conte con la promessa della poltrona di vicepresidente regionale o di presidente del Consiglio che andrà a costituirsi.

Manovre da Prima e Seconda Repubblica, in uno scenario ove l’accordo in possibile campo largo aperto da Schlein e Conte agli altri partiti è ipotesi ancora scricchiolante, considerate le sferzanti dichiarazioni di Marcello Pittella, coordinatore di Azione nella regione: “Non saranno tre persone chiuse in una stanza a poter decidere per tutti”. Rilevato l’esito delle elezioni in Abruzzo ove era arrivata persino la neopresidente regionale Alessandra Todde a dare manforte alla campagna di D’Amico, una strada tutta in salita quella del centrosinistra auspicato unitario in Basilicata.

Il 22 e il 23 marzo dovranno essere presentate le liste. Il 21 e il 22 aprile si eleggeranno il governatore e i 20 componenti del Consiglio regionale. Il centrodestra è unito dietro il riconfermato Vito Bardi. Pd e 5Stelle sfogliano ancora la margherita. Girandola di nomi, se Chiorazzo si convince a farsi da parte, per scegliere: oltre a quello di Maruggi vengono fatti i nomi dell’ex vertice dell’azienda sanitaria Lorenzo Bochicchio, della senatrice Cecilia D’Elia, del presidente dell’Ordine dei medici di Potenza Rocco Paternò, del presidente della Provincia di Matera, il dem Piero Marrese.


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