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Elezioni Russia tra farsa e realtà: il voto online, i Servizi di Kiev violano il sistema

di Angelo Vitale -


A San Pietroburgo, una ragazza di 21 anni ha lanciato una bottiglia molotov sotto il portico di una scuola dove sono allestiti due seggi per le elezioni presidenziali iniziate venerdì. La prima notizia di un lungo elenco, tra realtà e farsa. Il sito di notizie Fontanka riferisce che la bottiglia molotov sarebbe stata lanciata contro un manifesto relativo alle elezioni. In un video che circola sui social russi, si vede una ragazza che lancia la bottiglia una prima volta, poi la lancia di nuovo e questa prende fuoco presso l’ingresso della scuola. Secondo “informazioni preliminari” citate da Fontanka, si tratterebbe di una studentessa che ha accettato di compiere il gesto dietro pagamento, su istruzioni ricevute tramite un canale Telegram ucraino. Questa, la ricostruzione da parte del sito web.

Il presidente russo Vladimir Putin ha votato online per l’elezione del capo dello Stato: così hariportato l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. Una notizia in controtendenza rispetto alle tradizionali circostanze del voto in tutti i Paesi del mondo, ove l’occasione del voto fisico nel seggio è circostanza di rilievo mediatico per ogni candidato. Putin – che si presenta come indipendente – è di fatto l’unico candidato malgrado le schede riportino anche i nomi di Leonid Slutski (Partito Liberal-democratico Ldpr); Nikolai Kharitonov partito comunista) e Vladislav Davankov (Nuova Gente).

Almeno 13 persone sono state arrestate, per danni o attacchi incendiari contro i seggi elettorali. Lo hanno indicato i media russi, mentre la presidente della Commissione elettorale, Ella Pamfilova, ha affermato che queste persone hanno agito in cambio di denaro promesso da “bastardi venuti dall’estero”. Sempre secondo la Commissione, diverse persone sono state arrestate per aver versato liquidi, tra cui inchiostro e vernici, in alcune urne.

Ha votato alle 22 di venerdì, ora di Mosca, oltre il 36,09% degli aventi diritto nel primo dei tre giorni in cui si svolgono le elezioni in Russia. In diverse regioni, rileva, l’affluenza avrebbe già superato il 50%. I due terzi degli elettori che hanno votato avrebbero scelto il voto elettronico. Un voto da più parti, in Occidente, considerato troppo palese: in molti video le scene di incaricati che raccoglievano schede, casa per casa, infilandole in recipienti trasparenti.

Ai seggi , aspiranti cosplay, ragazze mascherate da Barbie, eroi slavi e perfino un cartonato di Tucker Carlson, l’ex anchorman della Fox, poi licenziato, tornato alla ribalta di recente per un’intervista a Putin. Non è mancato nulla nel primo giorno di elezioni. Soprattutto l’eccentricità. Ai seggi in tanti hanno deciso di dare libero sfogo alla loro arte, lasciandosi andare a performance canore rivedibili, oppure si sono presentati vestiti da personaggi della storia russa. Una tattica ben precisa, spiega il Moscow Times, per invogliare i potenziali elettori a partecipare al voto. Di fatto una carrellata di personaggi improbabili che non aggiunge credito a un processo elettorale dall’esito scontato.

Ha votato ad esempio una Barbie in carne ed ossa. Se il blockbuster mondiale non è stato proiettato ufficialmente in Russia a causa del boicottaggio degli studios, una donna ha pensato bene di presentarsi a un seggio vestita da bambola. Altri elettori, altrettanto fortunati, si sono imbattuti nell’iconico personaggio dei cartoni animati dell’era sovietica Cheburashka. Ma non bastava la presenza degli elettori in costumi stravaganti. In un seggio di Oms, si è esibito il cantante pro-guerra Stanislav Mikhailov. E una donna a Irkutsk non è riuscita a trattenere la gioia e ha iniziato a cantare.

Il Cremlino e i media russi fanno spesso appello alla storia per giustificare l’invasione dell’Ucraina, tracciando parallelismi tra la “denazificazione” del Paese e la lotta contro il fascismo nella Grande Guerra Patriottica. Putin ha anche fatto riferimento allo stato medievale del Rus di Kiev per affermare che la nazione ucraina non era distinta dalla Russia. In quello Stato i bogatiri erano i guerrieri poi diventati un simbolo nella mitologia slava. Ma l’eroe che ha salutato gli elettori in Transbaikalia è arrivato con un messaggio diverso da quello che Putin avrebbe potuto desiderare, augurando la pace per il “nuovo sovrano”. The Insider ha assicurato che l’uomo non è stato arrestato per il suo commento.

Dmitry e Darya Timoshenko della repubblica di Sakha non hanno permesso che il loro matrimonio ostacolasse il voto. Al seggio elettorale sono stati accolti da applausi vestiti in abiti da cerimonia.

Anche i cosmonauti russi della Stazione Spaziale Internazionale hanno potuto votare, così come i residenti di Kaliningrad. Mentre nella regione di Pskov, al confine con gli Stati baltici, sono stati allestiti seggi elettorali sugli autobus.

In Buriazia, i lavoratori del cementificio di Timlyuysk sono andati a votare indossando tute e caschi protettivi. A Belgorod, le regione al confine con l’Ucraina teatro nei giorni scorsi di attacchi di droni, missili e di gruppi di milizie filo-Kiev, alcuni membri della commissione elettorale si sono presentati giustamente con gli elmetti. Tutt’altro spirito aveva l’uomo che nella regione siberiana di Kuzbass è arrivato al seggio mascherato da Spider-Man.

Solo allarme o propaganda, da entrambi i lati del fronte di guerra? L’intelligence militare ucraina ha violato il sistema di voto elettronico delle elezioni russe e condotto cyber attacchi contro i servizi informatici del partito Russia unita che sostiene il presidente russo Vladimir Putin. Lo scrive Ukrinform citando fonti dei servizi militari di Kiev.

“Il sito web dei servi statali russi non funziona. Il sistema di voto mente. Gli specialisti informatici dell’intelligence militare ucraina hanno aggirato tutti i sistemi di protezione. Andremo avanti fino alla fine delle votazioni”, riferiscono le fonti di Ukrinform, aggiungendo che vi sono attacchi informatici anche contro Russia Unita.

Il partito vicino a Putin ha intanto denunciato un attacco “su larga scala” a tutti i suoi servizi elettronici. Il canale Telegram di Russia Unita ha riferito che, per garantire il funzionamento delle infrastrutture critiche dei suoi servizi digitali, è stato necessario sospendere alcune “risorse secondarie”. Il partito afferma che la maggior parte dei cyberattacchi sono stati respinti grazie all’intervento del Roskomnadzor, l’Agenzia federale russa per la supervisione delle telecomunicazioni.



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