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Esplosione a Riccione nell’inceneritore di HeraAmbiente: tre feriti, uno è grave

di Redazione -


Un’esplosione all’inceneritore di via Raibano a Riccione (Gruppo Hera, presidente Cristian Fabbri) ha causato il ferimento di tre persone, una delle quali ustionata in modo grave. I tre feriti sono stati ricoverati all’ospedale di Cesena. Intervenuti sul posto i Vigili del fuoco, che stanno lavorando per spegnere gli incendi sprigionatisi in conseguenza delle esplosioni. Sul posto anche gli operatori del Servizio 118. Preoccupazioni per la qualità dell’aria, ora avvelenata dai rifiuti che bruciano.

AGGIORNAMENTO


Secondo le prime ricostruzioni, l’esplosione di uno degli oggetti trasferiti da un nastro trasportatore ha coinvolto tre persone (una è grave), oltre agli operai di una ditta collegata all’impianto di Hera Ambiente.

Attivo dal 1976, l’impianto di termovalorizzazione di Hera Ambiente – così lo illustra il loro sito web – ha iniziato la sua attività con 2 linee di incenerimento per poi passare a 3 linee di incenerimento nella configurazione definitiva del 1991 dotata di un sistema per il recupero di energia.

L’impianto è rimasto invariato fino al 2008, quando sono state smantellate le vecchie linee 1 e 2 ed è iniziata la costruzione della nuova linea 4, dotata di recupero energetico ed entrata in esercizio a metà del 2010.

Durante la fase transitoria, è rimasta in esercizio la sola linea 3, fermata poi, nella seconda metà del 2010. Oltre all’attività di recupero energetico dei rifiuti (R1) l’impianto di termovalorizzazione di Rimini è autorizzato anche alle operazioni di recupero R12 e R13 che in caso di necessità consentono di allontanare il rifiuto dalla fossa di stoccaggio.
Per queste ultime attività il quantitativo massimo complessivo dei rifiuti verso altre destinazioni, anche extra provinciali, è di 30.000 ton annue. Il quantitativo massimo di rifiuti autorizzati all’incenerimento è pari a 150.000 ton all’anno.


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