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Europei di kendo, l’Italia è medaglia d’argento

Gli azzurri conquistano il secondo posto nel torneo maschile a squadre, sconfitti in finale dalla Francia

di CdG -


È appena terminata la trentunesima edizione dei campionati europei di kendo, la scherma giapponese che dal Sol Levante si è diffusa in tutto il mondo conquistando sempre più persone. Le gare, articolate in competizioni tra atleti appartenenti a diverse categorie (juniores, maschile e femminile, per ciascuna delle quali si è combattuto sia individualmente sia a squadre) si sono svolte nell’arco di tre intense giornate – dal 27 al 29 maggio – a Francoforte sul Meno.
L’agguerrito e compatto gruppo italiano è arrivato in Germania in rappresentanza dei tanti praticanti nostrani anche non agonisti di una disciplina che, pure difficile e faticosa, può essere intrapresa a tutte le età e può regalare, a chi la vive con costanza, grandi soddisfazioni.
Tornando al torneo europeo, il risultato più importante e prestigioso è arrivato nella gara a squadre maschile, in cui l’Italia, pure battuta dalla Francia in finale, ha conquistato una sudata e meritata medaglia d’argento. I cinque atleti, al termine di una corsa che li ha visti sconfiggere nell’ordine Serbia, Portogallo, Repubblica Ceca, Finlandia e Polonia, sono arrivati in finale contro i titolati cugini d’oltralpe, che hanno avuto la meglio soltanto all’ultimo incontro.
Quanto al settore femminile, le italiane tornano a casa con un premio speciale conferito ad Alessia Garino: il fighting spirit della gara a squadre. Si tratta di un riconoscimento particolare che nelle competizioni agonistiche viene assegnato agli atleti che, pur non essendo saliti sul podio, si sono rivelati più coraggiosi, determinati e combattivi, che non si sono lasciati mai scoraggiare, che hanno dimostrato di avere padronanza tecnica ed infine che sono riusciti a ribaltare situazioni a loro sfavorevoli. Senza premi ma comunque soddisfatti della loro prestazione, gli juniores escono dagli Europei 2022 con grandi aspettative per il futuro. Della nazionale e di tutto il tifosissimo popolo di kendoka italiani.
Vale, a commento dell’avventura azzurra a Francoforte, il post social del commissario tecnico Fabrizio Mandia, secondo cui “gli azzurri nelle rispettive categorie (individuali) non rientrano con medaglie al collo nonostante incontri disputati al massimo dell’impegno. Si rientra a casa con tanti spunti sui quali lavorare per il futuro e la consapevolezza di essere un gruppo strepitoso, che ha rappresentato al meglio e fino all’ultimo incontro l’Italia del kendo”.


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