Attualità

Fassino ladro di profumi, e non era la prima volta

di Martina Melli -


Piero Fassino potrebbe essere un cleptomane recidivo. Ben due eventi simili a quello avvenuto lo scorso 15 aprile (il furto di un flacone di profumo al duty free dell’aeroporto di Roma Fiumicino) potrebbero aggravare la sua situazione. Alcuni dipendenti del duty free infatti hanno raccontato agli agenti della polizia aeroportuale (Polaria) che in passato l’ex sindaco di Torino aveva già commesso un furto al Terminal 1, senza però essere fermato.
Il legale del deputato, l’avvocato Fulvio Gianaria, ha criticato la gogna mediatica attorno al caso, definendola un’aggressione ingiustificata aggravata dal cognome noto del suo assistito.
Nei prossimi giorni i verbali raccolti dalla Polaria verranno inviati alla Procura di Civitavecchia, insieme a un video delle telecamere di sorveglianza del duty free che mostrerebbe Fassino intento a rubare il profumo. Il video sarà dunque essenziale per ricostruire la dinamica e chiarire esattamente l’ accaduto.
Fassino ha raccontato di essersi fermato per comprare un profumo a sua moglie, ma, avendo le mani occupate da valigia e cellulare, ha messo temporaneamente il flacone nella tasca del giaccone. Un agente di vigilanza lo ha notato e lo ha segnalato alla polizia. A quel punto Fassino si sarebbe offerto di pagare immediatamente il profumo, e addirittura di acquistarne un secondo per dimostrare la sua buona fede. La decisione finale su come procedere spetta alla Procura, che dovrà decidere se aprire un fascicolo di indagine o archiviare il caso, valutando tutti gli atti ricevuti dalla Polaria.


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