Cultura & Spettacolo

Gianluca Timpone: “La fiducia dei clienti la mia soddisfazione”

di Nicola Santini -


È il commercialista più famoso del piccolo schermo, Gianluca Timpone. “Uno Mattina”, “Citofonare Rai2”, “Agorà” e “Vita in diretta” sono solo alcune delle trasmissioni della TV di Stato, grazie alle alle quali è diventato un volto apprezzato dai telespettatori che continuano a riconoscergli il merito di riuscire a spiegare argomenti complessi in un modo comprensibile a tutti.
Gianluca, finora quali sono i traguardi raggiunti di cui vai maggiormente fiero?
Credo che per un commercialista il più grande traguardo sia la fiducia incondizionata dei clienti. Quando affidano a te le loro ansie e i loro problemi sapendo che sono sorvegliati e custoditi con attenzione, rigore e affidabilità. Poi, certo, sono anche felice del mio lavoro divulgativo in televisione e alla radio, ma al fondo la mia più grande soddisfazione è la fiducia dei clienti. E’ questo il vero patrimonio di cui vado maggiormente fiero.
Da un po’ di anni, il pubblico ti riconosce come “il commercialista più noto della Tv”. Cosa ti ha spinto ad avvicinarti al piccolo schermo?
Al di là della vanità, che è una componente irrinunciabile dell’essere umano, a spingermi verso la comunicazione nazionalpopolare è stata l’esigenza di aiutare a rendere meno ostiche e spaventose materie come il sistema fiscale. La gente si orienta con difficoltà e spesso è spaventata. Ecco, io a un certo punto ho sentito questo dovere di fornire strumenti di analisi e di conoscenza che rendessero il fisco meno angosciante, meno alieno. Perché l’unico modo che i cittadini hanno di non vivere il fisco come un incubo è conoscerlo. Ma per conoscerlo ci vogliono persone che sappiano rendere comprensibili concetti e argomenti in apparenza complicati e astrusi.
Nel corso dell’ultima stagione televisiva sei stato particolarmente conteso tra i vari conduttori…
Per me è una grande soddisfazione, anche se faccio una grande fatica, a stare dietro a tutto. Sono un divulgatore fiscale che sa stare al proprio posto, che sa capire immediatamente le esigenze dei programmi e degli autori, e non ho mai scantonato rispetto alle cose che mi sono state chieste e ai tempi che mi sono dato. Sono un divulgatore soldatino, che risponde con disciplina alle richieste a volte concitate del sistema televisivo.
Generalmente, quali sono le tematiche legate al tuo lavoro a cui i telespettatori si appassionano di più?
I mutui, l’irpef, le tasse di successione, i risparmi, i titoli di stato, le controversie tributarie, le pensioni. Gli italiani, pur disordinati, hanno una grande esigenza di capire i meccanismi fiscali e finanziari di tutto ciò che contribuisce a mettere in sicurezza il loro patrimonio e il futuro delle loro famiglie.
Tra tutti i personaggi con cui hai finora collaborato, di chi conservi ricordi più piacevoli?
Ne potrei citare, ma farei torto a qualcuno se dimenticassi di citarlo. Devo dire però che nonostante quel che si dice, la qualità dei conduttori della Tv con cui sinora ho lavorato è molto alta. Mi permetta solo di ricordare, tra i tanti, Ludovico di Meo, per anni vicedirettore di Rai1, direttore di Rai 2 Direttore della Tv di San Marino. la sua morte prematura mi ha molto ferito, perché Ludovico aveva professionalità, serietà e generosità nel fare una televisione alla portata di tutto. La sua morte per me è stata un vero disastro, a livello umano.
Un personaggio con cui non hai ancora collaborato che ti incuriosisce?
Sicuramente Fiorello. Sono certo che saprebbe rendere brillante anche le materie fiscali. E io mi sottoporrei con divertimento ai suoi sfottò e alla sua capacità dissacrante e demitizzante. Un fuoriclasse assoluto.
A quali altri progetti ti stai dedicando?
E’ un momento di crescita, sia nello studio che nel mio lavoro divulgativo. Il mio progetto è continuare a crescere, ma sempre con umiltà e comprendendo sempre a fondo le esigenze dei clienti e dei miei committenti televisivi. L’umiltà non è soltanto una mia indole caratteriale, ma un metodo imprescindibile per essere credibili di fronte agli altri.


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