Ambiente

Giugno più fresco, in calo il consumo di energia in Italia

di Giovanni Vasso -

MORE ENERGY SAVING LG CLIMATIZZATORE E PURIFICATORE D'ARIA


Quanta energia consumiamo in Italia? E quanta di questa arriva da fonte rinnovabile e quanta ancora ne produciamo? Secondo i dati Terna, a giugno, eolico e fotovoltaico hanno raggiunto una capacità installata stimata in circa 39,5 GW. Se si passa a considerare l’intero apporto delle fonti rinnovabili emerge che “l’incremento di capacità in Italia è pari a quasi 2,5 GW, un valore superiore di circa 1,4 GW (+120%) rispetto allo stesso periodo del 2022”. E questo solo nel primo semestre di quest’anno.

Terna ha reso noto che “negli ultimi 18 mesi le installazioni mensili di nuova capacità rinnovabile sono sostanzialmente quintuplicate, passando progressivamente dai 110 MW mensili di gennaio 2022 ai quasi 500 MW mensili di giugno 2023”. Ma non è tutto: “Proseguono il recupero della produzione da fonte idrica (+44%) e la crescita del fotovoltaico (+10%) dovuti rispettivamente alla maggiore piovosità e all’aumento del parco installato di circa 3,8 GW rispetto a giugno 2022. In forte flessione la produzione da fonte termica (-22%) ed eolica (-19,1%); in leggero aumento la produzione geotermoelettrica (+1,6%). Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a -17,2% per un effetto combinato della diminuzione dell’import (-12,7%) e dell’aumento dell’export (+97,5%)”.

Il fabbisogno energetico del Paese, a giugno, ha fatto registrare un decremento stimato del 9,2% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. “L’indice IMCEI elaborato dall’azienda – fanno sapere da Terna -, che prende in esame i consumi industriali di circa 1.000 imprese energivore, registra una flessione del 5,8% rispetto a giugno dello scorso anno. Positiva la variazione dei comparti dei mezzi di trasporto e degli alimentari mentre tutti gli altri settori, in particolare la chimica, hanno avuto variazioni negative”.

Dal confronto tra i primi sei mesi dell’anno e l’analogo periodo del 2022 emergono sostanziali differenze. Terna, infatti, rivela che “la richiesta cumulata di energia elettrica in Italia risulta in calo del 5,3% (-4,3% il dato rettificato), variazione negativa anche dell’Indice IMCEI (-6,4%) e della produzione termoelettrica (-16,6%). In aumento, invece, la produzione di energia da fonti rinnovabili (+4,3%) e il dato dell’importazione (+17,6%)”. A pesare sulla minor “fame” di energia in Italia è stato il fatto che a giugno ha fatto meno caldo (quasi 2,3 gradi) rispetto a un anno fa. Insomma, i cittadini hanno potuto aspettare qualche settimana prima di accendere i climatizzatori. La “mappa” del consumo di energia in Italia è presto fatta: “il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dall’effetto della temperatura, è quindi in calo del 4,9%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di giugno 2023 è stata ovunque negativa: -8,8% al Nord, -10% al Centro e -9,6% al Sud e Isole”.


Torna alle notizie in home