Attualità

Inchiesta sul dossieraggio alla Dna, lunedì l’interrogatorio del pm Laudati

di Angelo Vitale -


“Laudati ha detto che intende rendere dichiarazioni e lo aspettiamo”: così il procuratore di Perugia Raffaele Cantone in audizione il 7 marzo scorso in Commissione Antimafia sul caso dell’inchiesta di Perugia. E ora è stato fissato per lunedì l’interrogatorio del sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia Antonio Laudati davanti ai magistrati di Perugia che indagano sui presunti accessi abusivi alla banche dati. Inchiesta che vede indagati anche il finanziere Pasquale Striano, tre giornalisti del Domani e un’altra decina di persone.

A Laudati, quale coordinatore all’epoca dei fatti del gruppo Sos (segnalazione operazioni sospette), vengono contestate, in concorso con il finanziere, le accuse di accesso abusivo a sistema informatico per accessi alle banche dati, l’ipotesi di falso in relazione all’origine delle richieste di apertura di “dossier pre-investigativi” e quella di abuso d’ufficio. Accuse da cui Laudati, a quanto si apprende, intende difendersi rispondendo alle domande dei pm.

L’inchiesta, partita nella Capitale dopo la denuncia presentata dal ministro della Difesa Guido Crosetto, era stata trasmessa a Perugia dai pm di Roma che dopo aver individuato, sentito e perquisito il finanziere allora in servizio alla Dna, hanno ipotizzando il possibile coinvolgimento del magistrato inviando gli atti alla Procura competente. Un’inchiesta che ha portato alla luce finora oltre 800 accessi abusivi con ‘obiettivi’, tra gli altri, personaggi della politica, dell’economia, dello sport.


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