Esteri

Italia-Albania, la Corte Ue ha respinto la procedura d’urgenza

di Domenico Pecile -


La Corte europea ha detto no alla procedura d’urgenza sui migranti, mettendo a rischio il recente accordo con l’Albania. Si procederà dunque con procedura ordinaria. Il tema riguarda alcuni aspetti dell’applicazione del decreto Cutro in merito al trattenimento dei migranti. La notizia è rimbalzata mente nel Mediterraneo si è consumata l’ennesima tragedia. Sarebbero infatti una sessantina, tra cui donne e bambini, i morti di un naufrago avvenuto a bordo di un gommone partito dalla Libia. I sopravvissuti sarebbero 25. La notizia ha immediatamente incendiato il clima politico con roventi prese di posizione soprattutto da parte dell’opposizione. E intanto proseguono gli sbarchi. Altri 107 migranti – tra loro anche una donna e sette minori – sono approdati, grazie a diversi barconi, tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione. Due vicende, dunque, strettamente collegate tra loro.
La Cassazione era stata chiamata a esaminare i ricorsi dell’Avvocatura dello Stato per conto del ministero dell’Interno contro le ordinanze con cui il tribunale di Catania lo scorso autunno aveva convalidato i trattenimenti di alcuni migranti tunisini nel centro di Pozzallo. Aveva deciso appunto di sospendere i giudizi sui procedimenti in atto e rivolgersi appunto alla Corte di giustizia europea chiedendo un pronunciamento in via d’urgenza. “Per la Corte di giustizia – ha dichiarato all’Agi l’avvocata Rosa Emanuela Lo Faro, che difende i migranti – non si tratta quindi di una questione da affrontare con procedura d’urgenza ma ordinaria”. La decisione si trasforma in una doccia fredda per il governo che con l’accordo Meloni-Edi Rama, sperando di rendere effettivo il controverso accorso con l’Albania sui migranti in tempi brevi. Come detto, il caso sarà dunque trattato dalla Corte europea con procedura ordinaria, allungando inesorabilmente i tempi. L’avvocata Lo Faro spiega anche che in attesa delle ulteriori decisioni, tutto rimarrà fermo compreso – come detto – il decreto Cutro, e non soltanto in Italia perché le procedure accelerate, con il pagamento della cauzione di 5mila euro, sono previste anche nell’accordo firmato dal nostro Paese con l’Albania. L’accordo prevedeva – in ottemperanza alla strategia di accordi anche con Paesi extra-europei – di gestire parte dei flussi migratori in arrivo ai confini dell’Unione. L’accordo con l’Albania prevede il trasferimento in Albania dei migranti soccorsi dall’Italia in acque internazionali, in attesa che siano esaminate le loro domande di asilo- Previsti due nuovi centri in grado di accogliere 3mila persone ma che a pieno regime potrebbero gestire 36 mila migranti all’anno.
Ma le polemiche riguardano l’ennesima strage del mare. Dura la nota di Pierfrancesco Majorino, responsabile politiche migratorie del Pd. “Le terrificanti storie che ci arrivano sull’ennesima strage – afferma – Mentre si fanno gli accordi con i dittatori o patti scellerati come quello con l’Albania con chiara assenza di soccorsi, dimostrano ancora una volta il cinismo di chi, governo italiano in testa, evita di dare vita a missioni di soccorso di matrice istituzionale e canali di accesso legali, la gente nel Mediterraneo perde la vita nell’indifferenza di diversi governi europei, tra cui il nostro. Subito la Mare nostrum europea”. Anche Nicola Fratoianni, i Alleanza Verdi e Sinistra, dopo la denuncia dei volontari della nave Ocean Viking che ha raccolto i superstiti chiede al governo Meloni se continuerà “a magnificare i loro successi, fra un incontro con i dittatori libici e le parole vuote sulla lotta ai trafficanti. Infine, da registrare anche l’intervento del vice premier Antonio Tajani intervenuto al convegno sulla tratta” Le nuove schiavitù”. Per il ministro “la tratta di essere umani è una delle cose più abbiette, i trafficanti portano queste persone con il miraggio di una vita migliore”, ma sono “storie di violenza che cominciano già quando partono, con violenze fisiche e psicologiche, storie drammatiche di cui si parla solo per grandi numeri”.


Torna alle notizie in home