Italia astenuta sull’Accordo Pandemico Globale, è polemica
Fa discutere la decisione italiana di astenersi sull’adozione del primo Accordo Pandemico Globale. Un piano quello voluto dall’Organizzazione mondiale della sanità nato dopo che la drammatica stagione del Covid ha reso palpabili ed evidenti numerose criticità rispetto all’esigenza di affrontare con prontezza le conseguenze di imprevedibili emergenze sanitarie. L’idea di fondo è dunque quella di prevedere dei protocolli standard da applicare sia in chiave preventiva che in caso di nuove infezioni pandemiche. Una linea che, benché ampiamente condivisa, non ha mancato di far storcere il naso ad alcuni paesi, tra i quali l’Italia. Ad essere messo in discussione è stato in particolare il rischio di vedere compromessa la facoltà di ogni Stato a intervenire autonomamente per fronteggiare eventuali emergenze sanitarie. Dubbi e perplessità messi nero su bianco nel documento che il ministro della Salute Orazio Schillaci ha depositato a Ginevra nel quale si legge che “l’Italia intende ribadire la necessità di riaffermare la sovranità degli Stati nell’affrontare le questioni di salute pubblica”. Nonostante l’Accordo Pandemico Globale, una volta recepite le puntualizzazioni in questione, sia stato poi adottato e salutato come un traguardo storico, il posizionamento dell’Italia, astenutasi in occasione del voto di lunedì nella commissione dell’Oms, ha scatenato la reazione dell’opposizione che con il Pd ha accusato il governo di essersi allineato a paesi come la Russia e l’Iran, tra gli undici Stati che si sono astenuti. E se da Fratelli d’Italia il senatore e presidente della commissione Covid, Marco Lisei, rivendica le modifiche apportate alla bozza del documento, dal quale “i riferimenti a lockdown e ad altre politiche restrittive sono stati rimossi, giacché le decisioni su strumenti che incidono pesantemente sulle libertà personali devono essere lasciate ai singoli Stati“, a punzecchiare la maggioranza sulla questione dei vaccini è invece Matteo Renzi. Per il leader di Italia Viva “l’Italia è andata contro l’opinione della stragrande maggioranza dei Paesi civili e della scienza”, ma, ammonisce ironicamente, “non siamo No vax, sia chiaro: siamo diventati: Boh vax”. Di “scelta antiscientifica” parla invece il Movimento 5 Stelle, che pure sui vaccini ha sempre tenuto una linea decisamente timida quando non ondivaga, mentre è Benedetto Della Vedova di +Europa ad accusare il governo di volere esclusivamente “esaltare il fatto che nel testo venga riaffermato il diritto sovrano degli Stati in materia di salute pubblica”.
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