Ambiente

Acquisti sostenibili e green: pronto solo un italiano su tre

di Angelo Vitale -


Ancora alto il costo della sostenibilità per gli italiani. Secondo Ipsos per il Salone Csr, solo il 46% è disponibile a compromessi sullo stile di vita a beneficio dell’ambiente, consumando meno energia, mangiando meno carne e limitando la plastica monouso. E solo il 31% è disposto a fare acquisti sostenibili. Un abitare il cambiamento e la consapevolezza che Andrea Alemanno, principal di Ipsos Strategy3, definisce impegnativo: “Molti si sentono pronti, ma questa disposizione ideale è frenata dalle conseguenze negative, se comparate con un effetto non altrettanto certo”.

Certo, i dati evidenziano quanto sia chiaro ai cittadini che la transizione sostenibile ha un costo e che perseguirla richiede e richiederà di distogliere risorse in precedenza utilizzate in altro modo o di aumentare il prelievo fiscale, se non addirittura entrambe le azioni. i comportamenti virtuosi non mancano: l’89% delle famiglie si impegna nella raccolta differenziata, l’88% nel risparmio energetico, l’87% nel ridurre il consumo idrico. E il 60% acquista prodotti biologici, pur con un’ampia forbice tra chi lo fa abitualmente (19%) e chi “abbastanza” (41%). Scenario identico per la scelta dei prodotti del marcato equo e solidale, che si attesta al 56% con un 17% di consumatori abituali e un 39% che diversifica maggiormente l’acquisto.

E’ sempre Alemanno a illustrare le difficoltà percepite dagli intervistati: “Per il 58% degli italiani sarà impossibile realizzare transizioni energetiche, ambientali, digitali e sociali senza avere ripercussioni negative su alcuni apparetenenti o su interi settori della società. Quasi la metà (45%) si attende ripercussioni limitate e gestibili, e solo il 18% ritiene che i benefici supereranno largamente i disagi. Accelerare questa fase di trasformazione è fondamentale”.


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