Politica

L’INTERVISTA – Rosato: “Non mi sorprende la scelta dell’hotel di lusso. Schlein rincorre in tutto il Movimento 5 Stelle”

di Edoardo Sirignano -

Democristiano triestino, poi Pd oggi renziano, Ettore Rosato è il relatore della legge che sarà ancora protagonista il 25 settembre: il Rosatellum. ©imagoeconomica


“Non mi sorprende la scelta dell’hotel di lusso. Schlein rincorre in tutto il Movimento 5 Stelle”. A dirlo Ettore Rosato, deputato di Azione-Popolari Europeisti Riformatori.

La segretaria del Pd porta il suo partito in Gargonza come fede Romano Prodi. Sarà un caso?

Se questo ritiro serve a cambiare completamente la linea politica e ad abbandonare la rincorsa al Movimento 5 Stelle potrebbe essere utile. La mia sensazione, però, è che non sarà così.

La differenza, però, che il fondatore dell’Ulivo aveva portato i suoi in un convento, mentre la segretaria sceglie un hotel vip con una spa da sogno…

Rispetto a questa scelta, mi sento prodiano. È evidente, però, che i 5 Stelle all’interno del Pd fanno breccia proprio in tutto, anche nelle scelte degli alberghi.

Meloni ha invitato Schlein al confronto tv. Ha scelto l’avversario più debole?

Ha scelto quello che più le fa comodo ed è chiaro poi che questa comodità riguarda entrambe.

Chi, al contrario, avrebbe potuto mettere in difficoltà Giorgia?

L’avversario più pericoloso sarebbe stato certamente un centrista. Un’espressione alternativa e concreta come Calenda. Stiamo parlando di chi l’avrebbe incalzata non solo sull’ideologia, ma sulle cose da fare e su un’alternanza seria a un governo delle affermazioni e non dei fatti.

Al Nazareno conviene candidare la segretaria alle europee?

Alle europee, vale per tutti i partiti, dovrebbero candidarsi solo i leader che poi vanno al Parlamento Europeo e ci mettono impegno. Sarebbe una decisione saggia. Altrimenti un impegno solo per la campagna elettorale mi sembra un’operazione poco utile per il rapporto che ci deve essere con i cittadini.

Medesimo ragionamento vale anche per Calenda?

Anche lui ha detto con chiarezza che spera che si candidino solo persone che accettano l’elezione al Parlamento Europeo.

Se Schlein farà flop alle prossime elezioni ci sarà uno scioglimento del Partito Democratico?

I democratici non faranno flop alle europee. La sinistra ha un suo zoccolo duro che si manifesterà anche in queste elezioni. Dopodiché è una sinistra destinata a restare forza di opposizione, se non è capace di coltivare alleanze.

Una vittoria della componente vicina ad Elly, considerando la sempre più evidente frattura con i riformisti, invece, potrebbe portare a una scissione interna?

Ormai la parte moderata è talmente marginale che non c’è più niente da scindere.

Quanto influirà la battaglia sul terzo mandato dei governatori del Sud alle prossime europee?

Non penso che questo sia un elemento che faccia la differenza.

Se Schlein perde sarà Conte l’avversario della premier?

L’alleanza Schlein-Conte porta alla vittoria eterna della Meloni. Mi sembra lo dicano i numeri. Non offre nessuna alternativa credibile e seria nei confronti degli italiani.

Il politologo Feltrin sostiene che Forza Italia non è morta perché Renzi e Calenda hanno fallito nel Terzo Polo, ritagliando uno spazio vitale per gli azzurri. È d’accordo?

Ho sempre pensato che Forza Italia non fosse morta perché rispetto il lavoro degli altri partiti. Dopodiché noi, con Azione, i Popolari Europeisti Riformatori, i socialisti e tanti altri, stiamo costruendo il Terzo Polo e vedrete che avrà un sorprendente risultato alle prossime elezioni.

Non teme che Moratti possa scalare le gerarchie azzurre, diventando così un avversario temibile per il vostro progetto?
È un problema di Forza Italia che non ci riguarda.

L’Italia continua a discutere sul caso Ferragni. Che idea si è fatto rispetto a tutta questa vicenda?

Tra Ferragni, Pozzolo e saluti romani la politica si distrae rispetto ai problemi veri delle persone che sono le liste d’attesa, i salari bassi e le difficoltà del mercato del lavoro. Queste sono le priorità. Lasciamo stare la Ferragni e concentriamoci sulle cose da fare.


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