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Napoli e Salernitana, già a rischio le prime due panchine della A

di Giovanni Vasso -

AURELIO DE LAURENTIIS PRESIDENTE NAPOLI


In un testacoda feroce, Napoli e Salernitana potrebbero salutare i loro rispettivi allenatori, Rudi Garcia e Paulo Sousa, già in queste ore. Allenatori nel pallone: il campionato è appena iniziato ma già rischiano di saltare due panchine. E tutte e due in Campania. Le indiscrezioni si inseguono a ritmo serrato. In casa azzurra, si fanno i nomi di Igor Tudor e addirittura di Antonio Conte. Più difficile che l’ex tecnico della Juventus, Nazionale, Chelsea e Tottenham possa arrivare a Castelvolturno. Per un motivo semplicissimo: l’ingaggio. Conte prende tanto e pretende altrettanto dalle sue società. Aurelio de Laurentiis, aspetto da non sottovalutare, si ritroverebbe in casa una personalità strabordante. E la storia sportiva del patron del Napoli non è propriamente quella di un presidente accomodante. Anzi. Tuttavia, Conte è e rimane un sogno dello stesso Adl. Già coltivato in passato. Dal punto di vista ambientale, il passato juventino del tecnico non peserebbe più di tanto dal momento che l’allenatore e il suo ex club si sono lasciati malissimo e lo scontro è culminato nella rimozione della “stella” dedicata ad Antonio Conte allo Stadium. Fatto che ha lacerato la tifoseria bianconera.

Igor Tudor, invece, potrebbe rappresentare un profilo più accessibile dal punto di vista economico. Tecnico di personalità, ama le piazze calde e non ha paura di confrontarsi con loro. Parla, per lui, l’esperienza alla guida dell’Olympique Marsiglia. Forse anche troppa personalità dal momento che lo spogliatoio dell’Oly, che ha comunque condotto al terzo posto in Ligue 1, si sarebbe stancato dei suoi metodi da sergente di ferro facendo sì che la società lo rimpiazzasse, quest’anno, con un’altra vecchia conoscenza del Napoli: Ringhio Gattuso. Ma Tudor non pratica il 4-3-3 così caro ad Adl. Al massimo potrà concedere un 4-2-3-1. E questa non è una questione da poco. Perché se è vero che Tudor resta in pole per la panchina del Napoli vuol dire che, forse, Adl potrebbe recedere dal suo progetto di governare tutto e tutti. Nel frattempo, però, c’è da dire che si tratta di spifferi, di indiscrezioni: Rudi Garcia, almeno formalmente, rimane per adesso al suo posto.

A Salerno, invece, Paulo Sousa rischia di dover preparare le valigie già tra qualche ora. In serata, infatti, si sono diffuse le notizie su un incontro, a Milano, tra i vertici del club granata – che vivacchia in penultima posizione a tre punti, senza aver ancora centrato nemmeno una vittoria  – e l’entourage di Filippo Inzaghi. L’accordo sarebbe stato definito positivo dalle parti coinvolte, almeno così assicurano quelli che la sanno lunga. L’arrivo di Inzaghi a Salerno dovrà servire a rivitalizzare una squadra che ha centrato il peggior avvio di campionato di sempre, almeno da quando la Salernitana milita in Serie A. L’obiettivo resta la salvezza e quello della società sarebbe di dare una scossa all’ambiente. Ma fino a che non ci sarà l’ufficialità, nulla può esser dato per scontato. Il presidente Danilo Iervolino, infatti, è lo stesso che, nell’ultimo campionato, prima esonerò il tecnico Davide Nicola, dopo la sconfitta monstre per otto a zero sul campo dell’Atalanta, e poi lo richiamò qualche ora più tardi. Insomma, Napoli e Salernitana rischiano di essere le prime squadre a salutare i rispettivi allenatori.


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